Un serial killer semina terrore e morte lungo la penisola, massacrando in maniera feroce giovani donne e seguendo un proprio calendario e un preciso rituale. E prima di uccidere le sue vittime, le tortura e le violenta dopo averle portate sul greto di un fiume o in riva al mare o ad un lago.
A dare la caccia all'assassino, battezzato dagli inquirenti il "Killer pendolare", sono un giovane magistrato fiorentino, Augusto Coltelli, e il suo amico Brunello Dotti, criminologo di fama internazionale e docente universitario. Questi, che vive a Montalcino dove la sua famiglia possiede terre e produce il celebre vino di cui porta il nome, seguirà con ostinazione, delitto dopo delitto, le flebili tracce lasciate dall'assassino e, seppur tra notevoli difficoltà, false piste e momentanei fallimenti, scavando a fondo nel suo passato e frugando ostinatamente tra le sue vecchie amicizie, riuscirà a tracciare il quadro della personalità del killer, poi a scoprire la sua identità, la genesi della sua ossessione e, infine, una volta entrato nella sua mente, a smascherarlo e a tendergli una trappola fatale.
A dare la caccia all'assassino, battezzato dagli inquirenti il "Killer pendolare", sono un giovane magistrato fiorentino, Augusto Coltelli, e il suo amico Brunello Dotti, criminologo di fama internazionale e docente universitario. Questi, che vive a Montalcino dove la sua famiglia possiede terre e produce il celebre vino di cui porta il nome, seguirà con ostinazione, delitto dopo delitto, le flebili tracce lasciate dall'assassino e, seppur tra notevoli difficoltà, false piste e momentanei fallimenti, scavando a fondo nel suo passato e frugando ostinatamente tra le sue vecchie amicizie, riuscirà a tracciare il quadro della personalità del killer, poi a scoprire la sua identità, la genesi della sua ossessione e, infine, una volta entrato nella sua mente, a smascherarlo e a tendergli una trappola fatale.