Cluster A – Morte di Luca
di Graziano Leoni
Il libro tratta con dovizia di particolari una vicenda realmente accaduta, riguardante un’intera famiglia, trascinata inconsapevolmente nel baratro dell’infamia, accusata di violenza su minore.
Gli incolpevoli protagonisti vengono trascinati in un vortice giudiziario da una donna incosciente che nel suo desiderio di vendetta e di annientamento, lascia dietro di sé una scia di dolore, di vergogna, fino alla morte per suicidio del suo stesso marito Luca, padre del piccolo Filippo.
Tutti saranno assolti con formula piena, ma rimarranno segnati dal dramma; in particolare Filippo, la cui esistenza sarà sicuramente accompagnata dal ricordo di tutte le false accuse mosse al padre sotto l’influenza devastante della madre.
Un dramma psico-giudiziario ispirato dalla cronaca di interrogatori, perizie e testimonianze riportati senza i filtri letterari, lasciando intatto l’impatto emotivo.
Il libro vuole richiamare l’attenzione sulle difficoltà che il sistema giudiziario ha nell’affrontare casi complicati come questo allorquando viene a mancare in gran parte il coordinamento fra Tribunale Penale Ordinario e Tribunale dei Minori che interagiscono solo parzialmente tra loro non acquisendo tutti i rispettivi fascicoli d’indagine , i relativi corredi di perizie ed eventuali deposizioni degli indagati e presunti colpevoli.
Pur riguardando una storia realmente accaduta, tutti i nomi riportati nel racconto sono di pura fantasia.
L’autore è in possesso di tutta la documentazione, da cui sono stati ricavati e trascritti fedelmente verbali d’interrogatorio, dialoghi e perizie.
Note Biografiche
Graziano Leoni è nato nel 1953 a San Biagio, una frazione di 4.000 anime del comune di Argenta (FE), tristemente nota per il clamoroso crac dell’omonima cooperativa costruttori.
Nel 1961 i genitori, per il suo bene e di suo fratello, decisero di trasferirsi a Legnano, nella ricca Lombardia, dove già vivevano i loro parenti.
Paese unico San Biagio, disteso lungo la statale Adriatica e il fiume Reno che si incrociano al Ponte della Bastia formando il confine tra le provincie di Bologna, Ferrara e Ravenna. Proprio questa mescolanza genti e tradizioni ha lasciato in Graziano Leoni un segno distintivo per ciascuna di loro: la voglia di sapere, l’amore per la bella vita e la testardaggine di non lasciare nulla di incompiuto, costi quel che costi.
Per questo, nonostante abbia acquisito due diplomi ad indirizzo tecnico, ha deciso di intraprendere il percorso letterario e trasferire in un romanzo un fatto di cronaca che lo ha coinvolto fin dall’inizio, quando ancora la convivenza dei protagonisti era del tutto normale. Nessuno tra i viventi avrebbe mai pensato che sarebbe andata a finire in quel modo, eppure mai ha avuto un qualsiasi ripensamento. Doveva andare sino in fondo per arrivare alla VERITÀ.
di Graziano Leoni
Il libro tratta con dovizia di particolari una vicenda realmente accaduta, riguardante un’intera famiglia, trascinata inconsapevolmente nel baratro dell’infamia, accusata di violenza su minore.
Gli incolpevoli protagonisti vengono trascinati in un vortice giudiziario da una donna incosciente che nel suo desiderio di vendetta e di annientamento, lascia dietro di sé una scia di dolore, di vergogna, fino alla morte per suicidio del suo stesso marito Luca, padre del piccolo Filippo.
Tutti saranno assolti con formula piena, ma rimarranno segnati dal dramma; in particolare Filippo, la cui esistenza sarà sicuramente accompagnata dal ricordo di tutte le false accuse mosse al padre sotto l’influenza devastante della madre.
Un dramma psico-giudiziario ispirato dalla cronaca di interrogatori, perizie e testimonianze riportati senza i filtri letterari, lasciando intatto l’impatto emotivo.
Il libro vuole richiamare l’attenzione sulle difficoltà che il sistema giudiziario ha nell’affrontare casi complicati come questo allorquando viene a mancare in gran parte il coordinamento fra Tribunale Penale Ordinario e Tribunale dei Minori che interagiscono solo parzialmente tra loro non acquisendo tutti i rispettivi fascicoli d’indagine , i relativi corredi di perizie ed eventuali deposizioni degli indagati e presunti colpevoli.
Pur riguardando una storia realmente accaduta, tutti i nomi riportati nel racconto sono di pura fantasia.
L’autore è in possesso di tutta la documentazione, da cui sono stati ricavati e trascritti fedelmente verbali d’interrogatorio, dialoghi e perizie.
Note Biografiche
Graziano Leoni è nato nel 1953 a San Biagio, una frazione di 4.000 anime del comune di Argenta (FE), tristemente nota per il clamoroso crac dell’omonima cooperativa costruttori.
Nel 1961 i genitori, per il suo bene e di suo fratello, decisero di trasferirsi a Legnano, nella ricca Lombardia, dove già vivevano i loro parenti.
Paese unico San Biagio, disteso lungo la statale Adriatica e il fiume Reno che si incrociano al Ponte della Bastia formando il confine tra le provincie di Bologna, Ferrara e Ravenna. Proprio questa mescolanza genti e tradizioni ha lasciato in Graziano Leoni un segno distintivo per ciascuna di loro: la voglia di sapere, l’amore per la bella vita e la testardaggine di non lasciare nulla di incompiuto, costi quel che costi.
Per questo, nonostante abbia acquisito due diplomi ad indirizzo tecnico, ha deciso di intraprendere il percorso letterario e trasferire in un romanzo un fatto di cronaca che lo ha coinvolto fin dall’inizio, quando ancora la convivenza dei protagonisti era del tutto normale. Nessuno tra i viventi avrebbe mai pensato che sarebbe andata a finire in quel modo, eppure mai ha avuto un qualsiasi ripensamento. Doveva andare sino in fondo per arrivare alla VERITÀ.
