Ridurre una donna in schiavitù è il sogno di ogni perverso. E quando si ha qualcuno in pugno, qualcuno che non può scappare, si va oltre l'immaginabile, si accarezza l'idea del delitto. In queste oscure pagine un assassino si racconta allo specchio, mostrando ogni piega del suo istinto bestiale. Eppure, c'è qualcosa che non torna nel racconto, qualcosa che sfugge allo stesso narratore. Qualcosa che tornerà, per ribaltare i giochi e colorare ancora una volta la notte di giallo.
"E quella splendida mattina di non molto tempo fa, il signor nessuno - cioè io - prese all’amo una bella signora. Una splendida donna, te lo assicuro, un sogno. Eh sì che avevo fatto bene a starmene lì, dietro la tenda, a fumare, con gli occhi ben fissi sul salotto dei miei vicini! Senti un po’ cosa ho da dirti e non potrai darmi torto. Scommetti?"
"E quella splendida mattina di non molto tempo fa, il signor nessuno - cioè io - prese all’amo una bella signora. Una splendida donna, te lo assicuro, un sogno. Eh sì che avevo fatto bene a starmene lì, dietro la tenda, a fumare, con gli occhi ben fissi sul salotto dei miei vicini! Senti un po’ cosa ho da dirti e non potrai darmi torto. Scommetti?"