Il foot-ball italiano prima del campionato a girone unico (stagione 1929-30), raccontato come quello di oggi - con cronache, aneddoti, risultati completi - ma senza le controindicazioni che avvelenano il calcio moderno. Un sogno di carta, quel calcio antico, che somiglia al rugby, perché è da una sua costola che è “nato”, nell’Inghilterra della Rivoluzione Industriale. Dal celebre “quadrilatero” Genova-Milano-Torino-Vercelli, dove tutto è cominciato, al campionato della Grande Guerra. Dalle “Bianche casacche” della Pro Vercelli a quelle della prima nazionaleitaliana, solo in seguito azzurra. Il calcio dei pionieri rivisitato attraverso i resoconti e i giornali di un’epoca, e un’Italia, che aveva ancora voglia di credere in qualcosa.
Alessandro Bassi ha approfondito la nascita e lo sviluppo del calcio in Italia. Con certosina e appassionata ricerca ha ripercorso, documentandosi, le vicende del calcio, come e dove nasce e come si sviluppa. Dal Genoa al Milan al Torino alla Juventus alla Pro Vercelli, le squadre delle città che formavano il famoso “quadrilatero”, vengono fuori informazioni interessanti che fanno capire come sia nato «quel magnifico romanzo che è la storia dello sport più amato in Italia: il calcio». L’autore ci accompagna con la sua ricerca in un percorso ricco di dati e di considerazioni per comprendere al meglio quanto fecero i “pionieri” del calcio in Italia. Senza quel passato oscuro e glorioso è difficile comprendere appieno il presente. Un libro che mancava.
(dalla prefazione di Fino Fini, Direttore Museo del Calcio)
Alessandro Bassi ha approfondito la nascita e lo sviluppo del calcio in Italia. Con certosina e appassionata ricerca ha ripercorso, documentandosi, le vicende del calcio, come e dove nasce e come si sviluppa. Dal Genoa al Milan al Torino alla Juventus alla Pro Vercelli, le squadre delle città che formavano il famoso “quadrilatero”, vengono fuori informazioni interessanti che fanno capire come sia nato «quel magnifico romanzo che è la storia dello sport più amato in Italia: il calcio». L’autore ci accompagna con la sua ricerca in un percorso ricco di dati e di considerazioni per comprendere al meglio quanto fecero i “pionieri” del calcio in Italia. Senza quel passato oscuro e glorioso è difficile comprendere appieno il presente. Un libro che mancava.
(dalla prefazione di Fino Fini, Direttore Museo del Calcio)