Il turno è un romanzo di Luigi Pirandello del 1902. Rispetto al romanzo precedente (L'esclusa) ed al successivo (Il fu Mattia Pascal), si tratta senza dubbio di un'opera meno nota.
Dal romanzo è stato tratto un film dall'omonimo titolo, diretto da Tonino Cervi nel 1982...
Trama : Marcantonio Ravì pretende che la figlia Stellina sposi l'anziano e ricco don Diego Alcozèr, affinché la ragazza potesse passare in una classe sociale altolocata e, a seguito della morte di don Diego (il Ravì prevedeva che sarebbe morto dopo due anni) poteva sposare chiunque.
Inizialmente Stellina si rifiuta categoricamente, ma alla fine si farà convincere a sposare don Diego.
Dopo alcuni giorni don Diego si ammala di una grave broncopolmonite, ma inaspettatamente ne guarisce, e Stellina e suo padre ne rimarranno delusi.
Don Diego chiede allora il divorzio a Ciro Coppa, avvocato irascibile e rimasto anche lui vedovo. Stellina se ne innamora, ma quando viene portato via dai carabinieri, Ciro muore, lasciando finalmente il turno a Pepè Alletto, nobile squattrinato che è sempre rimasto innamorato di Stellina...
Biografia : Luigi Pirandello (Girgenti, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936) è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Per la sua produzione, le tematiche affrontate e l'innovazione del racconto teatrale è considerato tra i maggiori drammaturghi del XX secolo. Tra i suoi lavori spiccano diverse novelle e racconti brevi (in dialetto e in lingua) e circa quaranta drammi, l'ultimo dei quali incompleto...
Luigi Pirandello, figlio di Stefano Pirandello e Caterina Ricci-Gramitto, appartenenti a famiglie di agiata condizione borghese, dalle tradizioni risorgimentali, nacque nel 1867 in contrada Càvusu a Girgenti, nome con cui era nota, fino al 1929, la città siciliana di Agrigento.
Nell'imminenza del parto che doveva avvenire a Porto Empedocle, per un'epidemia di colera che stava colpendo la Sicilia, il padre Stefano aveva deciso di trasferire la famiglia in un'isolata tenuta di campagna per evitare il contatto con la pestilenza. Porto Empedocle, prima di chiamarsi così, era una borgata (Borgata Molo) di Girgenti (l'odierna Agrigento).
Quando nel 1853 si decise che la borgata divenisse comune autonomo «La linea di confine fra i due comuni venne fissata all'altezza della foce di un fiume essiccato che tagliava in due la contrada chiamata "u Càvuso" o "u Càusu" (pantalone) [...] Questo Càvuso apparteneva metà al nuovo comune di Porto Empedocle e l'altra metà al Comune di Girgenti [...] A qualche impiegato dell'ufficio anagrafe parse che non era cosa [che si scrivesse che qualcuno fosse nato in un paio di pantaloni] e cangiò quel volgare "Càusu" in "Caos"»...
Estratto : E vi tenevo caro, come un amuleto. Ora, invece,
che v'importa più ch'io campi o ch'io muoja ? Mentre quella volta... vi ricordate ? dite la verità, mi ci conduceste
apposta fin laggiù, ai Tempii, sotto quel diluvio ? Perdio: pensare, don Pepè, che ci eravate quasi arrivato... Che
rabbia deve farvi questo pensiero! Una polmonite coi fiocchi... Il Signore vi ha fatto assaporare la mia morte, e poi
ve l'ha tolta quasi di bocca, come un tozzo di pane, povero don Pepè! E ora...
L'Alletto si fermò davanti al portoncino di don Diego.
- Se dovete seguitare a dir codeste sciocchezze, vi lascio.
- No no, salite, caro don Pepè, - gli rispose l'Alcozèr, trattenendolo di nuovo per un braccio. - Salite! Mi dispiace
che non ci troverete più la vostra futura moglie... Faccio per ridere... Non ci sente nessuno...
Entrati in casa, don Diego condusse Pepè in giro per le stanze, indovinando e quasi gustando l'amaro piacere che
doveva cagionargli la vista di quel luogo, ove Stellina aveva abitato. Nella saletta da pranzo si fermò e, additando
un lato della tavola sparecchiata, disse come a se stesso:
- Sedeva lì a desinare... Poi lì, vicino alla finestra, si metteva a leggere i romanzi, che
Dal romanzo è stato tratto un film dall'omonimo titolo, diretto da Tonino Cervi nel 1982...
Trama : Marcantonio Ravì pretende che la figlia Stellina sposi l'anziano e ricco don Diego Alcozèr, affinché la ragazza potesse passare in una classe sociale altolocata e, a seguito della morte di don Diego (il Ravì prevedeva che sarebbe morto dopo due anni) poteva sposare chiunque.
Inizialmente Stellina si rifiuta categoricamente, ma alla fine si farà convincere a sposare don Diego.
Dopo alcuni giorni don Diego si ammala di una grave broncopolmonite, ma inaspettatamente ne guarisce, e Stellina e suo padre ne rimarranno delusi.
Don Diego chiede allora il divorzio a Ciro Coppa, avvocato irascibile e rimasto anche lui vedovo. Stellina se ne innamora, ma quando viene portato via dai carabinieri, Ciro muore, lasciando finalmente il turno a Pepè Alletto, nobile squattrinato che è sempre rimasto innamorato di Stellina...
Biografia : Luigi Pirandello (Girgenti, 28 giugno 1867 – Roma, 10 dicembre 1936) è stato un drammaturgo, scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Per la sua produzione, le tematiche affrontate e l'innovazione del racconto teatrale è considerato tra i maggiori drammaturghi del XX secolo. Tra i suoi lavori spiccano diverse novelle e racconti brevi (in dialetto e in lingua) e circa quaranta drammi, l'ultimo dei quali incompleto...
Luigi Pirandello, figlio di Stefano Pirandello e Caterina Ricci-Gramitto, appartenenti a famiglie di agiata condizione borghese, dalle tradizioni risorgimentali, nacque nel 1867 in contrada Càvusu a Girgenti, nome con cui era nota, fino al 1929, la città siciliana di Agrigento.
Nell'imminenza del parto che doveva avvenire a Porto Empedocle, per un'epidemia di colera che stava colpendo la Sicilia, il padre Stefano aveva deciso di trasferire la famiglia in un'isolata tenuta di campagna per evitare il contatto con la pestilenza. Porto Empedocle, prima di chiamarsi così, era una borgata (Borgata Molo) di Girgenti (l'odierna Agrigento).
Quando nel 1853 si decise che la borgata divenisse comune autonomo «La linea di confine fra i due comuni venne fissata all'altezza della foce di un fiume essiccato che tagliava in due la contrada chiamata "u Càvuso" o "u Càusu" (pantalone) [...] Questo Càvuso apparteneva metà al nuovo comune di Porto Empedocle e l'altra metà al Comune di Girgenti [...] A qualche impiegato dell'ufficio anagrafe parse che non era cosa [che si scrivesse che qualcuno fosse nato in un paio di pantaloni] e cangiò quel volgare "Càusu" in "Caos"»...
Estratto : E vi tenevo caro, come un amuleto. Ora, invece,
che v'importa più ch'io campi o ch'io muoja ? Mentre quella volta... vi ricordate ? dite la verità, mi ci conduceste
apposta fin laggiù, ai Tempii, sotto quel diluvio ? Perdio: pensare, don Pepè, che ci eravate quasi arrivato... Che
rabbia deve farvi questo pensiero! Una polmonite coi fiocchi... Il Signore vi ha fatto assaporare la mia morte, e poi
ve l'ha tolta quasi di bocca, come un tozzo di pane, povero don Pepè! E ora...
L'Alletto si fermò davanti al portoncino di don Diego.
- Se dovete seguitare a dir codeste sciocchezze, vi lascio.
- No no, salite, caro don Pepè, - gli rispose l'Alcozèr, trattenendolo di nuovo per un braccio. - Salite! Mi dispiace
che non ci troverete più la vostra futura moglie... Faccio per ridere... Non ci sente nessuno...
Entrati in casa, don Diego condusse Pepè in giro per le stanze, indovinando e quasi gustando l'amaro piacere che
doveva cagionargli la vista di quel luogo, ove Stellina aveva abitato. Nella saletta da pranzo si fermò e, additando
un lato della tavola sparecchiata, disse come a se stesso:
- Sedeva lì a desinare... Poi lì, vicino alla finestra, si metteva a leggere i romanzi, che