Dopo aver tagliato il traguardo della pubblicazione con il romanzo storico “L’Anonimo Lombardo, il romanzo delle Cinque Giornate di Milano”, Edizioni “il Melangolo”, l’autrice si congeda dal popolo geniale, incazzato, immenso degli scrittori inediti con il manuale di sopravvivenza irridente e paradossale “Come c…. faccio a farmi pubblicare”.
Il libro racconta in chiave comica, a tratti toccante, le disavventure di un’autrice perennemente esordiente, disseminate di trabocchetti e colpi bassi: premi letterari senza seguito, proposte editoriali fasulle, il tonfo del sogno americano. Un viaggio narrativo ed esistenziale verso la pubblicazione e la scoperta di se stessi o meglio, un corpo a corpo senza esclusione di colpi tra realtà e utopia, irrazionalità e logica, desiderio di resa e volontà di riscossa.
Sorridere di se stessi, stringere i denti e perseverare. È questa la ricetta suggerita dalla scrittrice che, finita più volte a tappeto, si è sempre rialzata grazie al sostegno di un’incrollabile convinzione: non esistono sogni impossibili. Esistono solo sogni in cui si ha smesso di credere.
Il libro racconta in chiave comica, a tratti toccante, le disavventure di un’autrice perennemente esordiente, disseminate di trabocchetti e colpi bassi: premi letterari senza seguito, proposte editoriali fasulle, il tonfo del sogno americano. Un viaggio narrativo ed esistenziale verso la pubblicazione e la scoperta di se stessi o meglio, un corpo a corpo senza esclusione di colpi tra realtà e utopia, irrazionalità e logica, desiderio di resa e volontà di riscossa.
Sorridere di se stessi, stringere i denti e perseverare. È questa la ricetta suggerita dalla scrittrice che, finita più volte a tappeto, si è sempre rialzata grazie al sostegno di un’incrollabile convinzione: non esistono sogni impossibili. Esistono solo sogni in cui si ha smesso di credere.