«Socrate, il creatore dell’Illuminismo greco, non fondò un sistema filosofico [...]. Persino nella sua cella, solo con sé stesso in quei momenti estremi, Socrate non abbandonò mai la ricerca della quintessenza della vita. Duemilacinquecento anni dopo, come se fosse un discepolo contemporaneo del gran filosofo, l’amante dell’ellenico e drammaturgo argentino Ariel Pytrell, in questa meravigliosa opera, Socrate. L’Alba nella caverna, assunse la responsabilità di trasmettere [...] l’atmosfera degli ultimi momenti della vita del filosofo».
Eleni Leivaditou de Bulgari, Ambasciatrice di Grecia in Argentina
«In Socrate. L’Alba nella caverna, Ariel Pytrell drammatizza vari episodi chiave nella vita di uno dei filosofi di spicco della civiltà greca. Attraverso un brillante gioco metateatrale, disseminato da momenti di intrigo, tenerezza, conflitto, umorismo, tragedia e dialoghi poetici, Pytrel riesce a ricreare effettivamente un protagonista storico, di carne e ossa, per un pubblico moderno. Ci invita a celebrare la vita di questa grande figura, ma in questo caso brindiamo con una coppa sinistra. Con ogni goccia che sorseggiamo, si sviluppa una scena in più in quest’opera a tratti enigmatica, magica e perspicace, la cui struttura caleidoscopica continua a girare fino all’alba; ossia fino a che non riusciamo a vedere la luce e ci rendiamo conto della verità».
Susan P. Berardini, Ph. D, Professore Associato di Spagnolo, Pace University, NY
Eleni Leivaditou de Bulgari, Ambasciatrice di Grecia in Argentina
«In Socrate. L’Alba nella caverna, Ariel Pytrell drammatizza vari episodi chiave nella vita di uno dei filosofi di spicco della civiltà greca. Attraverso un brillante gioco metateatrale, disseminato da momenti di intrigo, tenerezza, conflitto, umorismo, tragedia e dialoghi poetici, Pytrel riesce a ricreare effettivamente un protagonista storico, di carne e ossa, per un pubblico moderno. Ci invita a celebrare la vita di questa grande figura, ma in questo caso brindiamo con una coppa sinistra. Con ogni goccia che sorseggiamo, si sviluppa una scena in più in quest’opera a tratti enigmatica, magica e perspicace, la cui struttura caleidoscopica continua a girare fino all’alba; ossia fino a che non riusciamo a vedere la luce e ci rendiamo conto della verità».
Susan P. Berardini, Ph. D, Professore Associato di Spagnolo, Pace University, NY