Uomini e scimmie sono così geneticamente simili da poter essere posti sullo stesso piano della scala evolutiva? Per trovare una risposta è stato organizzato un congresso. Gli esperti venuti dall’Africa per partecipare a questo movimentato dibattito sono tutti… scimpanzé! A loro l’ardua sentenza. Accetteranno di essere considerati simili agli uomini?
I toni si inaspriscono: potere, razzismo, tracotanza, brama… tra invettive e dispute la tensione sale e ognuno si accalora. Come si risolverà questo congresso? Sarà un Davos dell’intelligenza o uno Yalta della specie?
Villeurbanne, scimmia-riproduttrice in un centro sperimentale; Congo, bonobo manipolatore e cinico artefice di una terribile macchinazione; Bianga, seducente ed amorevole; e poi Kasai, scimpanzé sempliciotto ed impulsivo. Sono loro gli eroi di questo incontro al vertice… del nostro albero genealogico.
Frédéric Lepage, a metà strada tra “La fattoria degli animali” di George Orwell e “Il pianeta delle scimmie” di Pierre Boulle, firma un romanzo originale e frastornante intessuto su basi scientifiche inconfutabili. Che cosa separa veramente l’uomo dall’animale? Ecco dunque l’interrogativo posto da questo racconto originale che mette allo specchio la specie umana senza alcuna concessione.
I toni si inaspriscono: potere, razzismo, tracotanza, brama… tra invettive e dispute la tensione sale e ognuno si accalora. Come si risolverà questo congresso? Sarà un Davos dell’intelligenza o uno Yalta della specie?
Villeurbanne, scimmia-riproduttrice in un centro sperimentale; Congo, bonobo manipolatore e cinico artefice di una terribile macchinazione; Bianga, seducente ed amorevole; e poi Kasai, scimpanzé sempliciotto ed impulsivo. Sono loro gli eroi di questo incontro al vertice… del nostro albero genealogico.
Frédéric Lepage, a metà strada tra “La fattoria degli animali” di George Orwell e “Il pianeta delle scimmie” di Pierre Boulle, firma un romanzo originale e frastornante intessuto su basi scientifiche inconfutabili. Che cosa separa veramente l’uomo dall’animale? Ecco dunque l’interrogativo posto da questo racconto originale che mette allo specchio la specie umana senza alcuna concessione.