Protagonista è Vita, una donna nel periodo che va dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri. Le
vicissitudini e le difficoltà dovute non solo alla guerra ma anche alla cultura severa e bigotta che invade con
forza la sua vita e trasforma una ragazza fiera e indipendente in una donna all’apparenza insensibile e fredda.
Attraverso una ricostruzione a ritroso testarda e straziante una figlia mette assieme il puzzle della sua
esistenza. Un labirinto di ricordi e considerazioni che attraversa una Sicilia fra le due guerre fino al
dopoguerra. I vari riferimenti a luoghi della Palermo del primo ‘900, alle storie dei paladini di Francia e ad
alcuni mestieri e traffici quasi scomparsi, danno il carattere al personaggio e inquadrano una vicenda che può
svolgersi solo in quel tempo e in quel luogo. A rafforzare la sicilianeità del racconto la protagonista usa il
siciliano come linguaggio spesso frammentato da proverbi e metafore ma anche da vecchie filastrocche e
tenere poesie.
vicissitudini e le difficoltà dovute non solo alla guerra ma anche alla cultura severa e bigotta che invade con
forza la sua vita e trasforma una ragazza fiera e indipendente in una donna all’apparenza insensibile e fredda.
Attraverso una ricostruzione a ritroso testarda e straziante una figlia mette assieme il puzzle della sua
esistenza. Un labirinto di ricordi e considerazioni che attraversa una Sicilia fra le due guerre fino al
dopoguerra. I vari riferimenti a luoghi della Palermo del primo ‘900, alle storie dei paladini di Francia e ad
alcuni mestieri e traffici quasi scomparsi, danno il carattere al personaggio e inquadrano una vicenda che può
svolgersi solo in quel tempo e in quel luogo. A rafforzare la sicilianeità del racconto la protagonista usa il
siciliano come linguaggio spesso frammentato da proverbi e metafore ma anche da vecchie filastrocche e
tenere poesie.