Questo Atlante vuole essere un ausilio allo studente di Medicina e di altri corsi di laurea scientifica, che abbia già acquisito nozioni di base di Istologia e di Anatomia umana, ma dovendo seguire esercitazioni pratiche, al fine di raggiungere la capacità di riconoscere i preparati istologici, necessita di un supporto. Acquisire questa capacità di lettura per formulare diagnosi corrette è sempre stato un punto fondamentale per completare lo studio delle discipline morfologiche. La prima idea, forse discutibile, ma logica , è stata quella di affidare questo compito esclusivamente a micrografie di ottica in campo chiaro con colorazioni comuni, alcune elettive e istochimiche, escludendo volutamente immagini di microscopia a fluorescenza o quelle di microscopia elettronica, assai utili nei testi, ma non per questo scopo.
L’Atlante è caratterizzato da una consistente raccolta iconografica in cui tutte le fotomicrografie sono state acquisite dagli autori stessi, utilizzando preparati prevalentemente collezionati o appartenenti a lavori svolti nell’arco della vita lavorativa e senza intervenire con correzioni digitali delle immagini, per mantenere la fedeltà al preparato originale. I campi microscopici sono stati scelti con cura per poter proporre un percorso logico, lineare e progressivo, che guidi il discente. Per stimolare il senso critico, sono state attuate altre scelte particolari, quali quella di non apporre sulla figura numeri, lettere o altro, ma utilizzare didascalie con indicazioni precise per cogliere particolari dell’immagine, dando descrizioni chiare e riferimenti di tipo spaziale, al fine di abituare lo studente ad osservare con attenzione, come se stesse effettivamente analizzando un preparato al microscopio ottico. Nella parte di Istologia si è deciso di introdurre tavole riepilogative delle caratteristiche morfofunzionali dei temi proposti con riferimento alle sedi anatomiche, poiché è forte la convinzione che l’Istologia e l’Anatomia microscopica si integrino reciprocamente, confluendo nella Morfologia. Infine, per indirizzare a una corretta diagnosi differenziale, si è operata la scelta inusuale, mirata a stimolare l’individuale verifica di capacità di sintesi nel percorso diagnostico, di riassumere argomenti fondamentali in tavole iconografiche, accostando tra loro immagini dalle caratteristiche simili ed evidenziandone con brevi note le peculiarità. Oltre ai ringraziamenti all’Editore e ai suoi Collaboratori, gli Autori vorrebbero esprimere un pensiero in memoria di due eccezionali donne che dedicarono la loro vita alle Scienze Morfologiche, la prof.ssa V. Preto Parvis che, nei primi anni di Università, instillò loro la passione per lo studio dell’Istologia e della microscopia ottica, e la prof.ssa L. Vizzotto, in anni successivi, li avviò all’informatizzazione delle conoscenze, dando lo spunto per tradurre questo percorso anche in applicazioni informatiche.
L’Atlante è caratterizzato da una consistente raccolta iconografica in cui tutte le fotomicrografie sono state acquisite dagli autori stessi, utilizzando preparati prevalentemente collezionati o appartenenti a lavori svolti nell’arco della vita lavorativa e senza intervenire con correzioni digitali delle immagini, per mantenere la fedeltà al preparato originale. I campi microscopici sono stati scelti con cura per poter proporre un percorso logico, lineare e progressivo, che guidi il discente. Per stimolare il senso critico, sono state attuate altre scelte particolari, quali quella di non apporre sulla figura numeri, lettere o altro, ma utilizzare didascalie con indicazioni precise per cogliere particolari dell’immagine, dando descrizioni chiare e riferimenti di tipo spaziale, al fine di abituare lo studente ad osservare con attenzione, come se stesse effettivamente analizzando un preparato al microscopio ottico. Nella parte di Istologia si è deciso di introdurre tavole riepilogative delle caratteristiche morfofunzionali dei temi proposti con riferimento alle sedi anatomiche, poiché è forte la convinzione che l’Istologia e l’Anatomia microscopica si integrino reciprocamente, confluendo nella Morfologia. Infine, per indirizzare a una corretta diagnosi differenziale, si è operata la scelta inusuale, mirata a stimolare l’individuale verifica di capacità di sintesi nel percorso diagnostico, di riassumere argomenti fondamentali in tavole iconografiche, accostando tra loro immagini dalle caratteristiche simili ed evidenziandone con brevi note le peculiarità. Oltre ai ringraziamenti all’Editore e ai suoi Collaboratori, gli Autori vorrebbero esprimere un pensiero in memoria di due eccezionali donne che dedicarono la loro vita alle Scienze Morfologiche, la prof.ssa V. Preto Parvis che, nei primi anni di Università, instillò loro la passione per lo studio dell’Istologia e della microscopia ottica, e la prof.ssa L. Vizzotto, in anni successivi, li avviò all’informatizzazione delle conoscenze, dando lo spunto per tradurre questo percorso anche in applicazioni informatiche.