L’autodifesa di Nelson Mandela
nel processo di Rivonia (20
aprile 1964) che gli costò la
condanna all’ergastolo. Nel
suo discorso il grande leader
sudafricano ricostruisce il percorso
dell’African National
Congress, motiva la scelta della
clandestinità e riassume la strategia
di lotta che avrebbe condotto
il Sudafrica verso la
democrazia multirazziale.
“Ho dedicato la vita intera
alla lotta del popolo africano.
Mi sono battuto contro il predominio
dei bianchi così
come contro quello dei neri.
Ho perseguito l’ideale di una
società libera e democratica
in cui tutti vivano in armonia
e con pari oppotunità. E’ un
ideale per il quale spero di
continuare a vivere fino a
conseguirlo. Ma per il quale,
se necessario, sono disposto
a morire”.
La straordinaria efficacia di
questo discorso restituisce
tutto il carisma di un leader
che ha portato il suo popolo
alla vittoria.
In appendice la prefazione
dell’arcivescovo Desmond
Tutu al Rapporto della
Commissione per la verità e la
riconciliazione.
nel processo di Rivonia (20
aprile 1964) che gli costò la
condanna all’ergastolo. Nel
suo discorso il grande leader
sudafricano ricostruisce il percorso
dell’African National
Congress, motiva la scelta della
clandestinità e riassume la strategia
di lotta che avrebbe condotto
il Sudafrica verso la
democrazia multirazziale.
“Ho dedicato la vita intera
alla lotta del popolo africano.
Mi sono battuto contro il predominio
dei bianchi così
come contro quello dei neri.
Ho perseguito l’ideale di una
società libera e democratica
in cui tutti vivano in armonia
e con pari oppotunità. E’ un
ideale per il quale spero di
continuare a vivere fino a
conseguirlo. Ma per il quale,
se necessario, sono disposto
a morire”.
La straordinaria efficacia di
questo discorso restituisce
tutto il carisma di un leader
che ha portato il suo popolo
alla vittoria.
In appendice la prefazione
dell’arcivescovo Desmond
Tutu al Rapporto della
Commissione per la verità e la
riconciliazione.