In queste meditazioni tenute a Viareggio nel 1957, Divo Barsotti si sofferma sulla sacralità delle cose. Sono meditazioni agili ma anche dense, di quella densità a cui il Padre Barsotti ci ha abituato. Il ritornare in paradiso passa anche attraverso la sacralità delle cose, come per esempio della veste o di altri elementi della vita quotidiana perché secondo il Padre, ogni atto è sacro: "Sentire tutto questo non attraverso una sacralità imprestata, in quanto questi atti sono esercizi di virtù, ma perché in fondo l'atto stesso è sa¬crale. È sacrale l'atto del mangiare non in quanto io mi mortifico, ma in quanto veramente mi comunico alla tutta la natura; mangiando io veramente entro in comunione con tutte le cose, tutte le cose entrano in me per essere umanizzate e divenire il mio corpo e il mio sangue, perché a mia volta io le offra in sacrificio a Dio. È tutta la natura che entra in me perché io a mia volta mi offra al Signore. Sentire il banchetto, insomma, come un atto sacrale: è veramente come una comunione, è veramente come una Messa. Lo sentiamo così? Noi cerchiamo di santificare il mangiare perché facciamo delle mortificazioni, perché non prendiamo la frutta o prendiamo una frutta meno buona, oppure facciamo un atto di condiscendenza, di carità, per far vedere che apprezziamo la colazione che ci hanno preparato... No, non per questi motivi esterni all'atto che si compie, ma perché l’at-to che si compie è intimamente sacrale".
Ritornare in paradiso: Meditazioni in Viareggio (Italian Edition)
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