«La povertà, oggi, è un grido. Tutti noi dobbiamo pensare: “Possiamo diventare un po’ più poveri?”»
Papa Francesco
«La Chiesa non è per i poveri ma è con i poveri;
la Chiesa è povera ed è con tutti coloro che soffrono.
È una porta aperta».
Don Andrea Gallo
«A don Gallo sarebbe piaciuta tantissimo questa Chiesa
di papa Francesco, povera e vicina ai poveri».
Don Antonio Sciortino
Don Gallo ha considerato sempre la Chiesa come la sua casa, anche se non le ha risparmiato delle critiche spesso pesanti. Sapeva bene che Bergoglio veniva da un ambiente molto più conservatore rispetto alle sue posizioni, ma aveva intravisto fin da subito nel nuovo papa dei segnali positivi, di apertura, di sobrietà, che facevano sperare in quel rinnovamento della Chiesa da lui tanto auspicato: «Quanti segni positivi! Soprattutto quando ha detto: “Come vorrei una Chiesa povera, per i poveri!”»
Purtroppo il Don è venuto a mancare appena due mesi dopo l’elezione di Francesco al soglio pontificio, e non ha potuto godere appieno della gioia che l’elezione del papa gli aveva procurato. Eppure noi, anche se consapevoli delle profonde differenze che distinguono questi due personaggi, non abbiamo resistito al fascino di accostarne il pensiero in questo libro, affinché tutti possano valutare da sé il terreno che li accomuna.
Dall’introduzione
Don Gallo, il prete da marciapiede che non si è mai piegato alle logiche conformiste e carrieriste della Chiesa; Bergoglio, un papa che si sottrae a ogni schema, va in visita a Lampedusa per abbracciare i migranti, e si schiera con forza a favore della pace: è impossibile non notare le similitudini nelle loro affermazioni e nei loro gesti. In questo libro abbiamo raccolto e messo a confronto il pensiero del “prete degli ultimi” e del “papa dei poveri”, portatori di un messaggio di giustizia e libertà per una Chiesa nuova.
Papa Francesco
«La Chiesa non è per i poveri ma è con i poveri;
la Chiesa è povera ed è con tutti coloro che soffrono.
È una porta aperta».
Don Andrea Gallo
«A don Gallo sarebbe piaciuta tantissimo questa Chiesa
di papa Francesco, povera e vicina ai poveri».
Don Antonio Sciortino
Don Gallo ha considerato sempre la Chiesa come la sua casa, anche se non le ha risparmiato delle critiche spesso pesanti. Sapeva bene che Bergoglio veniva da un ambiente molto più conservatore rispetto alle sue posizioni, ma aveva intravisto fin da subito nel nuovo papa dei segnali positivi, di apertura, di sobrietà, che facevano sperare in quel rinnovamento della Chiesa da lui tanto auspicato: «Quanti segni positivi! Soprattutto quando ha detto: “Come vorrei una Chiesa povera, per i poveri!”»
Purtroppo il Don è venuto a mancare appena due mesi dopo l’elezione di Francesco al soglio pontificio, e non ha potuto godere appieno della gioia che l’elezione del papa gli aveva procurato. Eppure noi, anche se consapevoli delle profonde differenze che distinguono questi due personaggi, non abbiamo resistito al fascino di accostarne il pensiero in questo libro, affinché tutti possano valutare da sé il terreno che li accomuna.
Dall’introduzione
Don Gallo, il prete da marciapiede che non si è mai piegato alle logiche conformiste e carrieriste della Chiesa; Bergoglio, un papa che si sottrae a ogni schema, va in visita a Lampedusa per abbracciare i migranti, e si schiera con forza a favore della pace: è impossibile non notare le similitudini nelle loro affermazioni e nei loro gesti. In questo libro abbiamo raccolto e messo a confronto il pensiero del “prete degli ultimi” e del “papa dei poveri”, portatori di un messaggio di giustizia e libertà per una Chiesa nuova.