La vita di Anton Eastman è giunta a un punto critico. Senza preavviso lascia tutto e si rifugia nella casa in cui è cresciuto, in Italia. Sua madre è morta da anni, mentre lui era occupato a fare carriera lontano da casa e ora si trova in un appartamento semi-vuoto, solo con se stesso e i suoi cinquantatre anni di finzioni. La sua casa, come la sua anima, è piena di fantasmi. Comincia quindi dalla casa, una stanza per volta, a ricostruire un qualcosa che sia suo davvero anche se inseguito da ricordi e incombenze che lo legano alla vecchia vita. Durante questo percorso incontra una giovane cameriera che arriva da fuori città. Giselle, questo il suo nome, diventa col tempo un appiglio per Anton che ancora non ha un equilibrio stabile. Sono due “stranieri” in una città del sud che non dimentica e non smette mai di osservare, sono simili e al contempo molto differenti. Anton arrabbiato e sofferente, Giselle più rassegnata e spaventata. Ognuno dei due con i suoi fantasmi e con dei conti da chiudere con il proprio passato.
Sette Stanze (R – Narrativa Rosa)
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