Il cuore del plot è sempre l’amore ma stavolta con un taglio più intimista che si riverbera anche nel linguaggio, decisamente meno colloquiale della prima prova dell’ex attrice. «Un po’ ho cercato di giocare con la lingua – ci ha detto parlando in anteprima del romanzo che esce questa settimana e sarà presentato anche al Salone del Libro di Torino – con i titoli dei capitoli, avvalendomi di una contaminazione che oggi è ovunque, nei titoli dei giornali come nei giochi digitali come Razzle». La protagonista è Marta, donna che supera amori tragici, si mette in discussione e trova pace solo quando impara ad amare se stessa. Un messaggio alle lettrici? «Se c’è una prosecutio con il mio esordio è da ricercare proprio nell’analisi inevitabile che cerco di mettere a fuoco relativamente ai rapporti intimi delle persone, un aspetto della vita che mi ha sempre affascinato, forse per il mio percorso artistico fatto in gioventù o per il contatto con i ragazzi che ho da anni facendo l’insegnante».
Petali di Marta
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