Io sono Vamy. Sono una strega che cammina a piedi scalzi per il mondo. Mi sento legata alle antiche tradizioni. Riconosco che il passato è le mie radici e come un albero cerco di restare ancorata alla Terra, protendendomi verso il futuro. Gli antichi mi aiutano a capire qual è il giusto equilibrio, e la pace che si raggiunge solo attraverso l’unione con la Terra e gli Elementi. Le stagioni fanno parte di me ed io cambio come cambiano loro. Il mio animo assorbe la loro energia e la sfrutta per fare del bene a me stessa e agli altri. Assorbo l’energia della Terra perché è amore. Mi nutro dei suoi frutti, perché come ai miei antenati, essa mi sfama ed io la ringrazio onorandola e rispettandola. Rispetto il mio corpo, perché è esso che contiene la mia anima e la mia energia, nutrendomi con giudizio, attraverso i doni della Terra; le sue piante mi curano quando sto male, i suoi frutti e la sua verdura mi sfamano quando ho fame.
Amo questa Terra per ciò che è. Perché ci ha nutriti e cresciuti da sempre. Perché ci dona tutt’oggi dei posti splendidi. Amo visitarla. Girare il mondo. Perché l’uomo col suo grande intelletto l’ha conquistato, distruggendo, ma anche costruendo con intelligenza.
Il mondo ci offre un’infinità di avventure. Le tradizioni che caratterizzano i luoghi. Il cibo, che in oriente si spezia, in sud America diventa piccante, nei paesi nordici si fa dolce o in zuppa, nella profonda Africa si sgrana in un cous cous o in foglie di banano, ci racconta la storia di mille anime. I paesaggi, che inaridiscono o verdeggiano, straripano di fiumi o si imbiancano di neve. E la maggior parte delle volte viaggiamo agli antichi splendori ed è in quel momento che capisci che il mondo è un tutt’uno. Siamo tutti uguali; camminiamo su questa sacra Terra a piedi scalzi, perché tutti dentro di noi la onoriamo e vi passiamo sopra in silenzio, ascoltiamo in estasi i suoi sospiri, ci scaldiamo al sole e ci bagniamo nelle sue acqua gelide. Ci raccogliamo leggeri come piume nei suoi boschi odorosi, a rimembrare le antiche memorie dei nostri antenati pagani che con gli spiriti della Natura sussurravano nel vento.
Amo questa Terra per ciò che è. Perché ci ha nutriti e cresciuti da sempre. Perché ci dona tutt’oggi dei posti splendidi. Amo visitarla. Girare il mondo. Perché l’uomo col suo grande intelletto l’ha conquistato, distruggendo, ma anche costruendo con intelligenza.
Il mondo ci offre un’infinità di avventure. Le tradizioni che caratterizzano i luoghi. Il cibo, che in oriente si spezia, in sud America diventa piccante, nei paesi nordici si fa dolce o in zuppa, nella profonda Africa si sgrana in un cous cous o in foglie di banano, ci racconta la storia di mille anime. I paesaggi, che inaridiscono o verdeggiano, straripano di fiumi o si imbiancano di neve. E la maggior parte delle volte viaggiamo agli antichi splendori ed è in quel momento che capisci che il mondo è un tutt’uno. Siamo tutti uguali; camminiamo su questa sacra Terra a piedi scalzi, perché tutti dentro di noi la onoriamo e vi passiamo sopra in silenzio, ascoltiamo in estasi i suoi sospiri, ci scaldiamo al sole e ci bagniamo nelle sue acqua gelide. Ci raccogliamo leggeri come piume nei suoi boschi odorosi, a rimembrare le antiche memorie dei nostri antenati pagani che con gli spiriti della Natura sussurravano nel vento.
