Luciano Làdavas
L’ESILIO DEI SOGNI
«Ho camminato oceani. E mi accorgo che il mare è stato la mia terra. Il luogo a cui pensare e dove voler tornare quando se ne è lontani. Una terra immutabile e mai la stessa.»
I sogni non svaniscono, ma a volte vanno in esilio lontano da noi. Allora ci prende il desiderio di partire, o di salire su una barca per andare a cercarli. Può così succedere che un uomo diventi marinaio e orienti la bussola su un orizzonte inafferrabile, trasformando la sua vita in un viaggio continuo.
È quello che è accaduto al protagonista di questa storia che con sguardo appassionato, sarcastico a volte, «ha camminato oceani» in compagnia di grandi navigatori, come Tabarly e Moitessier, e ha attraversato città insieme alla propria inquietudine.
Il mondo di un uomo «contro». Contro i luoghi comuni, sia sulla terra sia sul mare, contro i pensieri omologati e le emozioni prevedibili.
Il percorso esistenziale – attraverso la donna e la natura, la musica e la letteratura – di un individuo costantemente «in punto di vita».
Luciano Làdavas è nato a Milano, dove ha studiato architettura. È rinato in mare. Ha partecipato a numerose regate oceaniche, compreso il giro del mondo, in qualità di skipper e di navigatore. Ha doppiato due volte Capo Horn. È stato il primo italiano a navigare a vela nei canali della Terra del Fuoco. Vive in un piccolo paese di montagna, dove si dedica a ciò che maggiormente ama: la musica, i libri, la scrittura. Per Mursia ha tradotto vari libri, tra cui Mermoz di Joseph Kessel e Cacciatori di tempeste di Hervé Hamon.
L’ESILIO DEI SOGNI
«Ho camminato oceani. E mi accorgo che il mare è stato la mia terra. Il luogo a cui pensare e dove voler tornare quando se ne è lontani. Una terra immutabile e mai la stessa.»
I sogni non svaniscono, ma a volte vanno in esilio lontano da noi. Allora ci prende il desiderio di partire, o di salire su una barca per andare a cercarli. Può così succedere che un uomo diventi marinaio e orienti la bussola su un orizzonte inafferrabile, trasformando la sua vita in un viaggio continuo.
È quello che è accaduto al protagonista di questa storia che con sguardo appassionato, sarcastico a volte, «ha camminato oceani» in compagnia di grandi navigatori, come Tabarly e Moitessier, e ha attraversato città insieme alla propria inquietudine.
Il mondo di un uomo «contro». Contro i luoghi comuni, sia sulla terra sia sul mare, contro i pensieri omologati e le emozioni prevedibili.
Il percorso esistenziale – attraverso la donna e la natura, la musica e la letteratura – di un individuo costantemente «in punto di vita».
Luciano Làdavas è nato a Milano, dove ha studiato architettura. È rinato in mare. Ha partecipato a numerose regate oceaniche, compreso il giro del mondo, in qualità di skipper e di navigatore. Ha doppiato due volte Capo Horn. È stato il primo italiano a navigare a vela nei canali della Terra del Fuoco. Vive in un piccolo paese di montagna, dove si dedica a ciò che maggiormente ama: la musica, i libri, la scrittura. Per Mursia ha tradotto vari libri, tra cui Mermoz di Joseph Kessel e Cacciatori di tempeste di Hervé Hamon.