Pubblicato originariamente nel 1962 da Feltrinelli nella collana di narrativa contemporanea diretta da Giorgio Bassani e accolto subito con grande fortuna di pubblico e critica (e una recensione entusiastica di Eugenio Montale sul ?Corriere della Sera?), Parlami, dimmi qualcosa rappresenta uno dei vertici della lunga carriera letteraria di Manlio Cancogni. Assente dalle librerie italiane da molto tempo (fu ristampato infatti l?ultima volta da Rizzoli negli anni Settanta), questo singolare romanzo narra la storia di un amore, quello tra il protagonista e sua moglie Nora, che attraversa oltre venti anni. L?io narrante, vero e proprio antieroe, sognatore e canaglia, sfaticato e morso da dubbi e sensi di colpa, racconta in un flusso di coscienza immediato e straordinariamente moderno le tappe della sua vita con Nora: dai giorni del matrimonio e del trasferimento nella casa di famiglia di lei lontano da Firenze, città in cui lui aveva iniziato a lavorare come giornalista prima di licenziarsi per dedicarsi alla scrittura teatrale, fino alla ?fuga? a Parigi in compagnia della giovane amante Margherita, tra artisti, vita bohémienne e sogni di gloria, al ritorno infine alla vita in famiglia, a quell?amore coniugale custodito fedelmente, fiduciosamente, da Nora per entrambi. Parlami, dimmi qualcosa è un libro struggente e impietoso sul senso più profondo dell?amore e dei rapporti di coppia, un apologo drammatico e brillante al tempo stesso intorno alla vita matrimoniale e alla ricerca della felicità.
Parlami, dimmi qualcosa
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