Precipitare nel vuoto dell’apatia. Buttarsi via per mancanza di prospettive. È quello che accade al protagonista de “Il lato nobile”. L’abbruttimento, l’autodistruzione e una condizione umana di totale solitudine, l'accompagnano lungo il suo calvario. Fino alla notte in cui finalmente riesce a sciogliere la calura afosa che lo opprime e, forse, un refolo di aria fresca lo fa sentire meglio. Vuole scappare, nascondersi, affondare corpo e anima in qualcos'altro, qualcosa di caldo e rassicurante che possa cullarlo e farlo sentire appagato. Corre per le strade della sua città sino a quando non svolta in una piccola via, “strizzata tra due alti edifici scuri, illuminata appena da una fila di lampioncini” e sotto un'ammiccante lucetta vermiglia legge l'insegna consumata di un locale chiamato “Il Tappeto Rosso”.
Il lato nobile (Short list)
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