Da elemento necessario al benessere e alla soddisfazione della divinità nel tempio come alla longevità del sovrano, l’affascinante figura della devadasi – la serva del dio – è divenuta oggi quasi sinonimo di prostituta. La nityasumangali, la donna sempre propizia perché sposa del dio e pertanto non soggetta alla vedovanza, è al centro di una tradizione secolare tanto variegata quanto l’intero Subcontinente indiano. In questo primo contributo italiano integralmente dedicato all’argomento, si ripercorrono origini, storia e sviluppi delle devadasi, ricostruendone l’immagine originale fino alle successive degenerazioni.
Daniela Bevilacqua è indianista e si occupa prevalentemente di tematiche religiose della cultura indiana. Ha conseguito un PhD in “Civiltà, Culture e Società dell’Asia e dell’Africa” presso La Sapienza di Roma e in “Antropologia” presso l’Università Paris X Nanterre. Attualmente fa parte dello Hata Yoga Project della SOAS University di Londra. Di prossima pubblicazione la sua tesi di dottorato per i tipi dell'editore inglese Routledge
Daniela Bevilacqua è indianista e si occupa prevalentemente di tematiche religiose della cultura indiana. Ha conseguito un PhD in “Civiltà, Culture e Società dell’Asia e dell’Africa” presso La Sapienza di Roma e in “Antropologia” presso l’Università Paris X Nanterre. Attualmente fa parte dello Hata Yoga Project della SOAS University di Londra. Di prossima pubblicazione la sua tesi di dottorato per i tipi dell'editore inglese Routledge