"Non so da quanto vago nel buio. Non so come mi chiamo, né da dove vengo, né cosa sono. Non ho memoria di cosa c’era prima di questa oscurità. Forse nulla, ma non ne sono certo. Forse, il posto sicuro dove la Belva non mi può trovare. Ma non sono certo nemmeno di questo."
Nero è solo.
Il suo tempo viene scandito dalla compagnia di decine di piccoli puntini luminosi e dagli artigli della Belva, presenza misteriosa che si nutre dei suoi pensieri e dei ricordi.
Nei rari momenti di quiete, le immagini di un passato lontano si accavallano, e poco a poco alcuni ricordi si destano e lo sottraggono al buio. Quando si sveglia, scopre di essere sdraiato in mezzo a un campo di erba ingiallita. Non riesce a muoversi, può solo guardarsi intorno e cercare di recuperare i ricordi perduti.
Uno alla volta, essi riaffioreranno nella sua mente, ma porteranno con sé un’atroce verità.
Nero è solo.
Il suo tempo viene scandito dalla compagnia di decine di piccoli puntini luminosi e dagli artigli della Belva, presenza misteriosa che si nutre dei suoi pensieri e dei ricordi.
Nei rari momenti di quiete, le immagini di un passato lontano si accavallano, e poco a poco alcuni ricordi si destano e lo sottraggono al buio. Quando si sveglia, scopre di essere sdraiato in mezzo a un campo di erba ingiallita. Non riesce a muoversi, può solo guardarsi intorno e cercare di recuperare i ricordi perduti.
Uno alla volta, essi riaffioreranno nella sua mente, ma porteranno con sé un’atroce verità.