Questo opuscolo su quella teoria dell'evoluzione che è nota col nome di Disegno Intelligente è stato ispirato dagli articoli in prima pagina che il New York Times vi ha dedicato per tre giorni consecutivi, nell'agosto del 2005. Questi articoli e altre storie di copertina hanno dato molto rilievo a un aspetto di quella teoria che è connesso, almeno indirettamente, al fondamentalismo biblico. Ma quella teoria ha nella sua armatura altre crepe, e molto più serie, e di queste dovrebbero essere pienamente consapevoli quei cristiani che vogliono prendere sul serio l'ammonimento di Paolo nella Lettera ai Romani, secondo cui il loro culto deve essere un “culto ragionevole”. Per nessuna ragione essi dovrebbero accettare la dottrina “biblica” errata della creazione speciale di ogni specie. Una simile nozione è un insulto a un’esegesi equilibrata e a una sana teologia. Le lacune, spesso molto gravi, della teoria Darwinista non possono essere risolte nella teoria del Disegno Intelligente, che dal punto di vista filosofico non è in grado di affrontare il disegno e la finalità. Inoltre, si tratta di una sottile riedizione della teoria della creazione speciale. E quel che è peggio, sostenendo di essere una teoria dell'evoluzione “scientifica”, implica che il disegno, nella misura in cui include una finalità (una finalità divina in effetti), possa essere un oggetto di misurazione, operazione quest’ultima che è il criterio della verità nell'ambito della scienza.
Disegno intelligente? (Italian Edition)
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