Umberto, giornalista del nord, a causa del suo radicato alcolismo, viene invitato dal suo editore (che nutre nei suoi confronti grande ammirazione ed un affetto quasi paterno) a lasciare per un periodo la città e ritrovare il proprio io in una terra lontana e a quei tempi retrograda, dove neanche il maestrale, padrone incontrastato di quei luoghi, riesce a spazzare via paure e pregiudizi. La sua quotidianità si mescolerà con l’apparente monotonia di gesti sempre uguali compiuti da umili pescatori, massaie e nobildonne dagli occhi tristi. L’isola surreale e reale al tempo stesso, impregnata di semplicità e mistero, regalerà ad Umberto una nuova ed inaspettata visione della vita.
Il giardino di sabbia
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