Come il numero 7, da molti considerato il numero perfetto, simboleggia la mediazione tra la dimensione onirica e quella cosciente, l’autrice di “7 vite” lo associa ai diversi aspetti dell’amore, sottolineando come possa spaziare da un sentimento bello e puro che nasce improvvisamente tra due adolescenti inconsapevoli, a quello più maturo tra due sposi o al delicato rapporto tra genitori e figli, ma anche amore nei confronti dell’arte e della comunicazione, della tolleranza e del rispetto per la natura.
In un crescendo di emozioni ognuno di questi racconti vibra come le 7 note musicali creando una melodia infinita di colori, che sprigionano sfumature e prendono vita in una tela in continua evoluzione.
L’elemento magico e a tratti surreale non manca mai, diventando spesso traino e forza costitutiva della trama stessa del racconto; infatti tra le righe delle storie narrate è possibile evincere una linea sottile che separa la realtà da questi elementi fantastici, ma che ad essa ci riporta sempre dando un senso anche agli avvenimenti apparentemente più inspiegabili.
Questa capacità dell’autrice di sorprendere continuamente attraverso situazioni brillanti e chimeriche fa catapultare letteralmente il lettore, qualunque età esso abbia, in un mondo parallelo ed immaginario, che rappresenta un po' il nostro specchio, l’immagine riflessa di come vorremmo essere, di come vorremmo vivere ogni sfaccettatura dell’amore, liberi da convenzioni e sovrastrutture, quasi come la vivrebbe il bambino che è dentro di noi e troppo spesso tendiamo a soffocare.
Vi sono molti artisti che hanno influenzato l’autrice di 7 vite, su tutti sono chiari i riferimenti a Charlie Chaplin, ai suoi film e ai suoi personaggi, ma anche influenze che spaziano dal mondo musicale all’amore incondizionato per la filosofia, come strumento di interpretazione della realtà, e per la psicologia come mezzo per analizzare la comunicazione più profonda tra gli esseri umani e i loro drammi esistenziali e per prendere contatto con questi ultimi trasformandoli in un sentimento condiviso e sincero, cercando di superarli attraverso la forza dell’amore.
In un crescendo di emozioni ognuno di questi racconti vibra come le 7 note musicali creando una melodia infinita di colori, che sprigionano sfumature e prendono vita in una tela in continua evoluzione.
L’elemento magico e a tratti surreale non manca mai, diventando spesso traino e forza costitutiva della trama stessa del racconto; infatti tra le righe delle storie narrate è possibile evincere una linea sottile che separa la realtà da questi elementi fantastici, ma che ad essa ci riporta sempre dando un senso anche agli avvenimenti apparentemente più inspiegabili.
Questa capacità dell’autrice di sorprendere continuamente attraverso situazioni brillanti e chimeriche fa catapultare letteralmente il lettore, qualunque età esso abbia, in un mondo parallelo ed immaginario, che rappresenta un po' il nostro specchio, l’immagine riflessa di come vorremmo essere, di come vorremmo vivere ogni sfaccettatura dell’amore, liberi da convenzioni e sovrastrutture, quasi come la vivrebbe il bambino che è dentro di noi e troppo spesso tendiamo a soffocare.
Vi sono molti artisti che hanno influenzato l’autrice di 7 vite, su tutti sono chiari i riferimenti a Charlie Chaplin, ai suoi film e ai suoi personaggi, ma anche influenze che spaziano dal mondo musicale all’amore incondizionato per la filosofia, come strumento di interpretazione della realtà, e per la psicologia come mezzo per analizzare la comunicazione più profonda tra gli esseri umani e i loro drammi esistenziali e per prendere contatto con questi ultimi trasformandoli in un sentimento condiviso e sincero, cercando di superarli attraverso la forza dell’amore.