L’incantesimo di vita e colori che la trasparenza dell’acqua produce negli occhi di chi attentamente si presta a osservare il lento fluire del Biondo, è la fonte ispiratrice per il primo componimento di questa silloge.
Acquarenze è un composito di 30 poesie, originate dal desiderio di descrivere principalmente sensazioni ed emozioni di momenti di vita “passeggiati” davanti agli occhi dell’autore, senza distinzione tra il dove e il come. È un po’ quello che accade per caso, cercando una Strada… quella delle Carrozze? Oppure Allunando su lingue di blu tra seicenteschi palazzi di Eterna ed imbattersi in Mister Kocis e il suo codino gelatineggiante? Il tutto, ricercando equilibrio e compostezza, non tralasciando la spinta del Grande Vento dell’andare oltre.
C’è un fiume di Eterna in queste pagine e l’autore si diverte non poco scandagliare, più o meno con ironia, spaccati, situazioni e personaggi che ha incontrato, evidenziando colori e atteggiamenti che più ne hanno solleticato la curiosità.
Chi leggerà Acquarenze si imbatterà in svariati neologismi che rappresentano il tentativo spontaneo e acrobatico di proporre una maniglia che apra finestre affacciate su lidi lucenti di nuovo.
Acquarenze è un composito di 30 poesie, originate dal desiderio di descrivere principalmente sensazioni ed emozioni di momenti di vita “passeggiati” davanti agli occhi dell’autore, senza distinzione tra il dove e il come. È un po’ quello che accade per caso, cercando una Strada… quella delle Carrozze? Oppure Allunando su lingue di blu tra seicenteschi palazzi di Eterna ed imbattersi in Mister Kocis e il suo codino gelatineggiante? Il tutto, ricercando equilibrio e compostezza, non tralasciando la spinta del Grande Vento dell’andare oltre.
C’è un fiume di Eterna in queste pagine e l’autore si diverte non poco scandagliare, più o meno con ironia, spaccati, situazioni e personaggi che ha incontrato, evidenziando colori e atteggiamenti che più ne hanno solleticato la curiosità.
Chi leggerà Acquarenze si imbatterà in svariati neologismi che rappresentano il tentativo spontaneo e acrobatico di proporre una maniglia che apra finestre affacciate su lidi lucenti di nuovo.