In questo corso tratteremo di un problema che riguarda il mondo in cui viviamo, ma ne parleremo indagando, invece che sul mondo, su dei modelli matematici. Studiando un modello matematico ci chiederemo se esso ha un comportamento deterministico o caotico e poi avremo la tentazione di riferire la risposta ottenuta alla realtà. È lecito un simile comportamento? A qualcuno potrebbe venire il dubbio che in un modello matematico si può mettere tutto quel che si vuole, a patto di non incorrere in qualche contraddizione, mentre lo studio della realtà pone vincoli aggiuntivi assai stretti, il che significa che vi è una bella differenza tra un modello matematico coerente e un modello matematico “vero”.
Questa è naturalmente una distinzione fondamentale da avere presente: affinché un modello matematico sia anche “vero” (almeno approssimatamene), oltreché coerente, deve avere un qualche riscontro empirico. Solo l’esperienza è in grado di conferire ad un modello matematico la patente di strumento di comprensione del mondo, ma quando si parla del controllo empirico di un modello occorre tener conto di alcune avvertenze.
Tratto dall'Introduzione dell'Autore
Questa è naturalmente una distinzione fondamentale da avere presente: affinché un modello matematico sia anche “vero” (almeno approssimatamene), oltreché coerente, deve avere un qualche riscontro empirico. Solo l’esperienza è in grado di conferire ad un modello matematico la patente di strumento di comprensione del mondo, ma quando si parla del controllo empirico di un modello occorre tener conto di alcune avvertenze.
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