Perseo, si diresse dinnanzi al suo re, senza alcun timore, sapeva benissimo che qualcosa era successa, un qualcosa di molto grave visto e considerato non solo la presenza di tutti e due i sovrani, ma anche la forte espressione preoccupata che aleggiava nell’aria. Poteva sentire la tensione alzarsi ogni passo che faceva verso il trono, Radamanto si alzò dal suo trono, lo guardò fisso negli occhi e con espressione preoccupata disse:
“È accaduto un fatto molto grave Perseo, mi giunge la notizia che, un enorme drago a nove teste, nelle paludi di Animone sia sorta una creatura diabolica e letale, capace di sputare veleno, fuoco ed uccidere chiunque solo lasciando le proprie impronte.
Noi temiamo che, avendo ucciso il Minotauro gli dei vogliano punirci, cosa hai da dire in merito?”
Perseo si senti preso in causa, capiva benissimo che si alludeva alla sua vittoria contro il Minotauro, ma cercò comunque di essere saggio e di rispondere con tutto il rispetto che avrebbe dovuto portare ai suoi sovrani.
Si alzò dalla posizione inginocchiata e guardando negli occhi i suoi sovrani cominciò la sua arringa.
“È accaduto un fatto molto grave Perseo, mi giunge la notizia che, un enorme drago a nove teste, nelle paludi di Animone sia sorta una creatura diabolica e letale, capace di sputare veleno, fuoco ed uccidere chiunque solo lasciando le proprie impronte.
Noi temiamo che, avendo ucciso il Minotauro gli dei vogliano punirci, cosa hai da dire in merito?”
Perseo si senti preso in causa, capiva benissimo che si alludeva alla sua vittoria contro il Minotauro, ma cercò comunque di essere saggio e di rispondere con tutto il rispetto che avrebbe dovuto portare ai suoi sovrani.
Si alzò dalla posizione inginocchiata e guardando negli occhi i suoi sovrani cominciò la sua arringa.