Spartito in cinque sezioni, Collapse è un romanzo in cui domina il senso profondo della Storia, in particolare di Roma antica, e dell’attuale, travagliata epoca.
Un unico comune denominatore sorregge le azioni umane e le trascende. Nel fondo degli accadimenti, c’è un invisibile flusso di dolore e di disperazione. I grandi del passato e i politici attuali sono immersi nello stesso fiume del tempo che va precipitando nell’abisso, dove le azioni umane collassano sul fondo melmoso, senza più riemergere.
Collapse è la crisi dell’attuale società che tramite sottili e inestricabili congiungimenti, si ricollega a quella che precedette la caduta del millenario Impero Romano. Un crollo che sembrerebbe inevitabile e inarrestabile, preludio a una nuova fase storica nella quale l’umanità dovrebbe emergere e rifiorire. Gl’incubi delle invasioni barbariche ai danni dell’Impero Romano d’Occidente nel V secolo dopo Cristo sembrano tornati adesso, con l’angoscia delle straordinarie tensioni planetarie. Incubi perenni, come falchi rapaci, minacciano l’umanità, così come avvenne secoli addietro. Tempeste distruttive attraversano gli anni, frammiste a tenui bagliori di pace. Niente è perenne. Tutto accade nella girandola vorticosa dei tempi, tesi verso un assoluto irraggiungibile.
Un unico comune denominatore sorregge le azioni umane e le trascende. Nel fondo degli accadimenti, c’è un invisibile flusso di dolore e di disperazione. I grandi del passato e i politici attuali sono immersi nello stesso fiume del tempo che va precipitando nell’abisso, dove le azioni umane collassano sul fondo melmoso, senza più riemergere.
Collapse è la crisi dell’attuale società che tramite sottili e inestricabili congiungimenti, si ricollega a quella che precedette la caduta del millenario Impero Romano. Un crollo che sembrerebbe inevitabile e inarrestabile, preludio a una nuova fase storica nella quale l’umanità dovrebbe emergere e rifiorire. Gl’incubi delle invasioni barbariche ai danni dell’Impero Romano d’Occidente nel V secolo dopo Cristo sembrano tornati adesso, con l’angoscia delle straordinarie tensioni planetarie. Incubi perenni, come falchi rapaci, minacciano l’umanità, così come avvenne secoli addietro. Tempeste distruttive attraversano gli anni, frammiste a tenui bagliori di pace. Niente è perenne. Tutto accade nella girandola vorticosa dei tempi, tesi verso un assoluto irraggiungibile.
