Alla veneranda età di trentuno secoli, Palermo è ancora una città viva e palpitante. I suoi quartieri, il vecchio centro storico stanno rinascendo pian piano e se un nuovo volto sta iniziando a splendere è grazie soprattutto al recupero della storia, dell’incredibile storia di questa capitale che si affaccia sul Mediterraneo.
"Da Panormos a Palermo" è l’ultimo dei lavori di Rosario La Duca e come i precedenti, i quali hanno arricchito la conoscenza di migliaia di alunni, oggi questo testo, raccolto in un unico volume per migliorarne la fruibilità, si prefigge come obiettivo la formazione culturale dei nuovi studenti al fine di dar loro la possibilità di conoscere i criteri e i canoni fondamentali per capire e aderire alla propria identità storica, geografica e culturale.
Rosario La Duca dà sfogo alla sua magistrale penna per raccontare dunque quei secoli di storia che hanno condotto alla formazione di Palermo così come oggi si presenta: dalle dominazioni ai monumenti, dai personaggi che hanno affollato la seconda capitale del Regno delle Due Sicilie alla vita quotidiana dei palermitani delle epoche andate.
Particolari che, anche attraverso la narrazione di curiosità e tradizioni, riemergono dal passato facendo sì che la memoria diventi il miglior mezzo per conoscere e propagandare la bellezza di quella che un tempo veniva chiamata “città felicissima”.
"Da Panormos a Palermo" è l’ultimo dei lavori di Rosario La Duca e come i precedenti, i quali hanno arricchito la conoscenza di migliaia di alunni, oggi questo testo, raccolto in un unico volume per migliorarne la fruibilità, si prefigge come obiettivo la formazione culturale dei nuovi studenti al fine di dar loro la possibilità di conoscere i criteri e i canoni fondamentali per capire e aderire alla propria identità storica, geografica e culturale.
Rosario La Duca dà sfogo alla sua magistrale penna per raccontare dunque quei secoli di storia che hanno condotto alla formazione di Palermo così come oggi si presenta: dalle dominazioni ai monumenti, dai personaggi che hanno affollato la seconda capitale del Regno delle Due Sicilie alla vita quotidiana dei palermitani delle epoche andate.
Particolari che, anche attraverso la narrazione di curiosità e tradizioni, riemergono dal passato facendo sì che la memoria diventi il miglior mezzo per conoscere e propagandare la bellezza di quella che un tempo veniva chiamata “città felicissima”.
