L’inizio del 2016 è segnato da una significativa accelerazione del processo riformistico, con riguardo a settori “cruciali” dell’ordinamento. Se è vero, come da più parti rilevato, che la riforma è ormai una funzione pubblica permanente e che molte delle riforme più recenti (anche perché repentinamente doppiate da ulteriori riforme) sono state prevalentemente animate dall’intento di “conteggiare” un percorso di ammodernamento delle strutture istituzionali del nostro Paese di fronte ai controllori europei, percorso che però spesso si è arrestato al mero “effetto annuncio”, lo scenario che si para innanzi per i mesi a venire è quello di una radicale trasformazione (che si spera essere questa volta autentica) di molti complessi normativi.
De Iustitia – Rivista di informazione giuridica – N. 1 Gennaio 2017
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