Il concetto di ‘divinità’ ha radici nella storia dell’uomo e delle lotte sociali per istituire una gerarchia sociale in cui pochi dominano sui molti. Le leggende sumeriche rendono conto in modo storico dell'origine di questa adorazione per gli dei. Anche i racconti biblici ricordano le storie degli antichi ‘signori’ che utilizzarono i più fini stratagemmi per farsi ‘dei’.
Solitamente conosciamo le vicende dei Giudei tramite riassunti letti nei libri di storia. Questi spesso tralasciano parti molto interessanti per comprendere le dinamiche sociali. E queste dinamiche traspaiono anche dai racconti biblici, a cui normalmente ci avviciniamo solo per leggerne gli aspetti religiosi.
L’analisi statistica dei Vangeli canonici evidenzia la migliore attendibilità di quello di Giovanni rispetto ai tre Sinottici. In particolar modo si scopre che Gesù ‘resuscitò’ solo dopo poco ore e non dopo tre giorni come viene normalmente raccontato. È presumibile che quindi i racconti neotestamentari siano stati scritti ad arte per nascondere una qualche scottante verità finora non rivelata.
L’atteggiamento di Paolo di Tarso contro i Giudei, e il fatto che questi lo odiassero a morte, fa sorgere il dubbio che in effetti questo predicatore non fosse ‘santo’ come la Chiesa vuol farci credere. Ma è l’Apocalisse che ci testimonia non solo che Paolo era la ‘bestia che sale dalla terra’ ma che la Chiesa ha nascosto una evidente rivalità tra Giovanni e Paolo stesso. Il confronto con i testi storici a noi noti svela all'interno dell’Apocalisse un preciso resoconto degli avvenimenti del I secolo dell’era cristiana.
Solitamente conosciamo le vicende dei Giudei tramite riassunti letti nei libri di storia. Questi spesso tralasciano parti molto interessanti per comprendere le dinamiche sociali. E queste dinamiche traspaiono anche dai racconti biblici, a cui normalmente ci avviciniamo solo per leggerne gli aspetti religiosi.
L’analisi statistica dei Vangeli canonici evidenzia la migliore attendibilità di quello di Giovanni rispetto ai tre Sinottici. In particolar modo si scopre che Gesù ‘resuscitò’ solo dopo poco ore e non dopo tre giorni come viene normalmente raccontato. È presumibile che quindi i racconti neotestamentari siano stati scritti ad arte per nascondere una qualche scottante verità finora non rivelata.
L’atteggiamento di Paolo di Tarso contro i Giudei, e il fatto che questi lo odiassero a morte, fa sorgere il dubbio che in effetti questo predicatore non fosse ‘santo’ come la Chiesa vuol farci credere. Ma è l’Apocalisse che ci testimonia non solo che Paolo era la ‘bestia che sale dalla terra’ ma che la Chiesa ha nascosto una evidente rivalità tra Giovanni e Paolo stesso. Il confronto con i testi storici a noi noti svela all'interno dell’Apocalisse un preciso resoconto degli avvenimenti del I secolo dell’era cristiana.
