“La verità di cui la psicoanalisi si occupa nella sua prassi dialogica è la verità storica del soggetto umano: il tempo dell’uomo - la sua storicità - non diventa esperienza e fondamento di senso se pervaso da un tempo altro, dal tempo cristallizzato del mito e confusamente trasferito nell'attualità. Il progetto psicoanalitico propone un riattraversamento dialogico - il ‘logos’ che va crescendo nei rimandi della reciprocità - dei miti delle origini dell’analizzando, al fine di distinguere la sua parola propria rispetto al discorso - ‘mythòs’ - delle proprie matrici. Ma la stessa psicoanalisi è insidiata dal suo mito, e quando esso prevale sul ‘logos’ di chi vi si riferisce, la prassi psicoanalitica diventa propagazione conservativa di un’epopea, raccontata una volta per tutte, tra Forze del Bene e Forze del Male. Il soggetto psicoanalitico si trova sempre costretto da questo doppio ordine di miti, che egli dovrà indefinitamente riattraversare perché il suo progetto trasformativi si sviluppi in virtù di quella verità, che è la sua stessa storica creatività”.
Il presente volume è una nuova edizione del testo pubblicato nel 1986 arricchito da una intervista all'Autore; ne emerge lo spessore di un uomo che, attraverso l'ascolto proprio e dei propri compagni di strada, ha attraversato e attraversa la vita nel continuo confronto con “sussurri e grida del mondo interno” (dal titolo di un Seminario da lui condotto), nell'incessante ricerca del senso del proprio e altrui operare.
Il presente volume è una nuova edizione del testo pubblicato nel 1986 arricchito da una intervista all'Autore; ne emerge lo spessore di un uomo che, attraverso l'ascolto proprio e dei propri compagni di strada, ha attraversato e attraversa la vita nel continuo confronto con “sussurri e grida del mondo interno” (dal titolo di un Seminario da lui condotto), nell'incessante ricerca del senso del proprio e altrui operare.