Questo lungo romanzo fu scritto tra il 1846 e il 48, a puntate, e, come altre opere di Dickens presenta una denuncia sociale che riguarda la pratica dei matrimoni effettuati per motivi finanziari, e, in termini più ampi, l’infelicità che ci attende tutte le volte che mescoliamo gli affetti a interessi finanziari. Mr Dombey che vede suo figlio non come una creatura di Dio, ma come un oggetto che proseguirà il successo della sua ditta, è l’emblema spietato di questa oggettualizzazione delle persone, che assume toni strazianti quando le persone “oggettualizzate” sono Florence, fanciulla dallo spirito angelico simile a tante altre fanciulle dickensiane, ma anche la bella Edith, la cui rabbia per essere costretta a vendere la propria bellezza la spingerà, al contrario di Florence, sulla strada del male. E poi tanti, tanti personaggi che si lasciano e si ritrovano, mescolando lacrime a riso, secondo l’inconfondibile stile di Dickens.
Illustrazioni originali di Hablot Knight Browne, maggiormente conosciuto con lo pseudonimo Phiz, traduzione di Ezio Sposato.
Illustrazioni originali di Hablot Knight Browne, maggiormente conosciuto con lo pseudonimo Phiz, traduzione di Ezio Sposato.