«Quelli che provengono dall’infinito e vi fanno ritorno senza aver assaporato nessuna delle verità dell’esistenza, non sanno che cosa sia l’angoscia di una donna quando il suo spirito è sospeso tra l’uomo che il Cielo ha stabilito che amasse e quello che le leggi umane le hanno imposto. È una catastrofe scritta con il sangue e le lacrime delle donne e l’uomo con la sua legge ne ride perché non può capirla».
(inedito)
Khalil Gibran
L’amore può essere sublime, la via per un’esistenza migliore, ma può avere anche un volto crudele e malato e farsi strumento di oppressione. Khalil Gibran ne ha narrato entrambe le facce con parole vibranti di luce e poesia che invitano a navigare nello spazio dei sogni; e con parole dure che si levano come un grido contro l’infamia e la perfidia di uomini che considerano la donna un mero oggetto di piacere.
In questi scritti Gibran ci trasporta nel mondo orientale, dove le donne e i deboli sono vittime di sopraffazioni e prepotenze. Una denuncia da ascoltare ancora oggi.
Un’antologia ricca, curata da uno dei principali conoscitori dell’opera di Gibran.
Khalil Gibran, poeta, pittore e filosofo di origine libanese e di religione cristiano-maronita, emigrò sul finire dell'Ottocento negli Stati Uniti. Fu tra i fondatori, insieme a Mikhail Naimy, dell’Associazione della Penna, punto d’incontro dei letterati arabi emigrati negli Stati Uniti. Le sue opere si diffusero ben oltre il suo Paese d’origine, diventando un mito per i giovani che le considerarono come breviari mistici, e la sua poesia fu tradotta in oltre venti lingue.
Hafez Haidar, nato in Libano, candidato al Premio Nobel per la Pace, insegnante presso l’Università di Pavia, ha pubblicato numerosi libri e bestseller tra gli altri per Mondadori, Rizzoli, Piemme e Fabbri Editore, che gli sono valsi numerosissimi premi e riconoscimenti. La sua traduzione di Le mille e una notte ha suscitato l’interesse del mondo letterario.
Da anni diffonde l’arte della narrativa e della saggistica nelle scuole e nelle università italiane ed estere.
(inedito)
Khalil Gibran
L’amore può essere sublime, la via per un’esistenza migliore, ma può avere anche un volto crudele e malato e farsi strumento di oppressione. Khalil Gibran ne ha narrato entrambe le facce con parole vibranti di luce e poesia che invitano a navigare nello spazio dei sogni; e con parole dure che si levano come un grido contro l’infamia e la perfidia di uomini che considerano la donna un mero oggetto di piacere.
In questi scritti Gibran ci trasporta nel mondo orientale, dove le donne e i deboli sono vittime di sopraffazioni e prepotenze. Una denuncia da ascoltare ancora oggi.
Un’antologia ricca, curata da uno dei principali conoscitori dell’opera di Gibran.
Khalil Gibran, poeta, pittore e filosofo di origine libanese e di religione cristiano-maronita, emigrò sul finire dell'Ottocento negli Stati Uniti. Fu tra i fondatori, insieme a Mikhail Naimy, dell’Associazione della Penna, punto d’incontro dei letterati arabi emigrati negli Stati Uniti. Le sue opere si diffusero ben oltre il suo Paese d’origine, diventando un mito per i giovani che le considerarono come breviari mistici, e la sua poesia fu tradotta in oltre venti lingue.
Hafez Haidar, nato in Libano, candidato al Premio Nobel per la Pace, insegnante presso l’Università di Pavia, ha pubblicato numerosi libri e bestseller tra gli altri per Mondadori, Rizzoli, Piemme e Fabbri Editore, che gli sono valsi numerosissimi premi e riconoscimenti. La sua traduzione di Le mille e una notte ha suscitato l’interesse del mondo letterario.
Da anni diffonde l’arte della narrativa e della saggistica nelle scuole e nelle università italiane ed estere.