Un noir grottesco con Roma sullo sfondo. Protagonista Giovanni Strambelli, commissario schiavo delle allergie e della moglie. Donna formosa, ma bassa e di dubbi costumi. Gli amici la chiamano Pornonana. Il suo lavoro porta Strambelli a inseguire undici serial killer. Uno chef che cucina le ragazze che lo fanno innamorare e parla solo attraverso citazioni da film famosi. Uno psicopatico che ammazza al ritmo delle canzoni di Rino Gaetano. Un esaltato che veste come Darko Pancev. Un cameriere sordo, un parcheggiatore cieco e un cantante muto... Nel libro ci sono anche Marylin ed Elvis, in tutto simili ai personaggi che ne hanno generato i soprannomi. Entrambi over 70, vivono alla Garbatella. Sono i genitori di Ugo. Un ragazzo con due soli amori,Totti e la Roma. E una sola lingua da sempre, il dialetto. Non a caso, la sua prima parola è stata “a ma’”. Timido, ma buono. Pugile per dimenticare le cattiverie della vita. E poi ci sono Clara, giornalista sbadata e arrivista; Macarena, un avaro di talento che al momento di pagare si esibisce in una serie di movimenti che ricordano il ballo sudamericano... Un giallo pieno di ironia. Da morire dal ridere. Grazie a Ugo e al commissario Strambelli è nato lo spaghetti noir.
E mo t’ammazzo: La stramba storia del commissario e del pugile che inventarono lo spaghetti noir (Giallo.doc)
Sobre
Talvez você seja redirecionado para outro site