Eracle, dopo aver compiuto le mirabili "fatiche" che l'hanno innalzato definitivamente al rango di eroe, torna a casa e la trova minacciata: l'usurpatore Lico in sua assenza si è fatto re a Tebe e si appresta a sterminare i suoi parenti. Eracle si prepara allo scontro, ma anziché salvare la famiglia, sarà lui stesso a trucidare la moglie e i figli, in preda a un inspiegabile furore. Cosa lo ha spinto a tanto? In questo sfaccettato dramma della follia, Euripide rivisita e sovverte il mito classico, interrogandosi sulla precarietà della condizione umana, tanto fragile e vulnerabile: la forza dell'uomo più forte è debolezza di fronte, se non agli dèi, cui Euripide non crede, al capriccio insondabile del destino. Dello stesso autore Bi Classici ha pubblicato, tra gli altri: Supplici, Medea, Ifigenia in Aulide, ALcesti, Oreste, Le Troiane e Reso.
Traduzione di Ettore Romagnoli.
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