Nell?Europa del Sedicesimo secolo, sconvolta dalle guerre di religione, la figura di Erasmo da Rotterdam rappresenta la Ragione, la libertà del pensiero e la rivendicazione di una cultura indipendente e aperta al dialogo. Erano ideali di un mondo a venire, incompatibili sia con l?intransigenza di Lutero che con il potere della Chiesa. Con la sua fiducia nel progresso, l?umanista è uno dei padri del pensiero moderno e per Stefan Zweig incarna pienamente i valori più alti dell?uomo europeo. Tuttavia, scrivendo nel pieno dell?ascesa del nazismo, e costretto a interrogarsi sulle conseguenze del proprio apolitico pacifismo, lo scrittore austriaco non può limitarsi a raccontare la grandezza di Erasmo: deve riflettere anche sulla sua mancanza di audacia quando, probabilmente, avrebbe potuto essere decisivo per le sorti del continente. Uno dei capolavori di Zweig, che riconobbe questa come la sua opera «più personale e intima».
Erasmo
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