È giorni che si amerebbero cancellare della nostra vita. Dolori acuti, sofferenze fisiche e mentali che sono ancorate nella nostra memoria genetica.
Parole dubbiose e discorsi poco sostenuti del corpo medico, delle diagnosi mediche senza soluzione, delle medicine inefficaci che pesano sul nostro morale. La sensazione di essere oggetto di fiera ed una reale sensazione di invecchiare prematuramente in modo brutale, senza il presagio inferiore pur essendo isolato, consegnata alla sua sorte triste.
La fibromialgia li imprigiona, li cattura, vi vola la vostra intimità e la vostra dignità, li buca aggiornati, allora forzati e sottoposti tutt'al più profondo del vostro me interno di subire i suoi attacchi ripetuti.
Tale è la mia visione globale della fibromialgia. Una malattia che invade e che invalida che toglie ogni energia, ogni vita sociale, ed ogni libertà di movimenti.
Appare senza prevenire, si attacca ad una parte del corpo, quindi all'altro, si avvolge, si torce attorno al nostro essere, della testa al piede, si gonfia tutt'al più profondo dei nostri organi lasciando tracce indelebili che nessun medico né trattamento allopatico può prevenire, alleviare, né guarire. Li imprigiona, li solidifica, ci rende dipendente dalle sue crisi, come un piccolo soldato sacrificato alle sue ordinazioni capricciose. Li trasforma e li modella in una busta nuova. Il nostro essere, tale un robot, è allora rivestito di un'armatura rigida, pesante ed inflessibile. Può anche collegarsi alla vita di un astronauta nella sua combinazione spaziale. I muscoli sono gonfiati ed irrigiditi come una fine di legno. I gesti pesanti e sinistre sprovvisti di flessibilità sono penosi. La difficoltà di muoversi è immensa. La sofferenza è quotidiana. La lentezza li invade. La forza muscolare si indebolisce e si esaurisce. La distensione è impossibile.
Il nostro corpo - fino a allora al nostro alleato diventa una fonte di costrizioni inimmaginabili. È modellato come un robot fra cui le reazioni tanto tirate quanto lente e limitate si preoccupano noi di imprigionare al novantesimo piano dell'albero della nostra vita. La comodità fisica diventa una memoria triste lontana. La sensazione d'invecchiamento prematuro del corpo è immediata. Il peggiore è che la pratica deve prendere il passo su tutte le sue sofferenze fisiche e mentali. Il corpo si abitua e si adatta allora inevitabilmente alle difficoltà ed incapacità. La fibromialgia attacca a qualsiasi età, in tutti gli strati sociali, ed indifferentemente del sesso e del luogo di residenza sulla nostra bella sfera terrestre. Quale questo è male trascurato, invisibile, sornione e così potente che ci vola venti anni della nostra vita in un quarto di seconda e ci rende ostaggio di un destino che noi non appartiene? In questo carcere, il mio sguardo esaurito da tante sofferenze si evade giorno per giorno attraverso le sbarre acute per contemplare lo scopo che mi sono fissato di raggiungere la stella inaccessibile: la mia libertà.
Soffrendo per fibromialgia da un decennio, desidero fare condividere la mia esperienza attraverso il mio libro e portare alcuni consigli per rammollire la sua vita al quotidiano. Ho trovato la soluzione per guadagnare venti anni e recuperare una buona salute, la mia vitalità e la mia gioventù. Questo libro è destinato alle persone raggiunte di fibromialgia, alla loro famiglia ed amici, i loro sostegni, ad ogni persona interessata con questa malattia.
Parole dubbiose e discorsi poco sostenuti del corpo medico, delle diagnosi mediche senza soluzione, delle medicine inefficaci che pesano sul nostro morale. La sensazione di essere oggetto di fiera ed una reale sensazione di invecchiare prematuramente in modo brutale, senza il presagio inferiore pur essendo isolato, consegnata alla sua sorte triste.
La fibromialgia li imprigiona, li cattura, vi vola la vostra intimità e la vostra dignità, li buca aggiornati, allora forzati e sottoposti tutt'al più profondo del vostro me interno di subire i suoi attacchi ripetuti.
Tale è la mia visione globale della fibromialgia. Una malattia che invade e che invalida che toglie ogni energia, ogni vita sociale, ed ogni libertà di movimenti.
Appare senza prevenire, si attacca ad una parte del corpo, quindi all'altro, si avvolge, si torce attorno al nostro essere, della testa al piede, si gonfia tutt'al più profondo dei nostri organi lasciando tracce indelebili che nessun medico né trattamento allopatico può prevenire, alleviare, né guarire. Li imprigiona, li solidifica, ci rende dipendente dalle sue crisi, come un piccolo soldato sacrificato alle sue ordinazioni capricciose. Li trasforma e li modella in una busta nuova. Il nostro essere, tale un robot, è allora rivestito di un'armatura rigida, pesante ed inflessibile. Può anche collegarsi alla vita di un astronauta nella sua combinazione spaziale. I muscoli sono gonfiati ed irrigiditi come una fine di legno. I gesti pesanti e sinistre sprovvisti di flessibilità sono penosi. La difficoltà di muoversi è immensa. La sofferenza è quotidiana. La lentezza li invade. La forza muscolare si indebolisce e si esaurisce. La distensione è impossibile.
Il nostro corpo - fino a allora al nostro alleato diventa una fonte di costrizioni inimmaginabili. È modellato come un robot fra cui le reazioni tanto tirate quanto lente e limitate si preoccupano noi di imprigionare al novantesimo piano dell'albero della nostra vita. La comodità fisica diventa una memoria triste lontana. La sensazione d'invecchiamento prematuro del corpo è immediata. Il peggiore è che la pratica deve prendere il passo su tutte le sue sofferenze fisiche e mentali. Il corpo si abitua e si adatta allora inevitabilmente alle difficoltà ed incapacità. La fibromialgia attacca a qualsiasi età, in tutti gli strati sociali, ed indifferentemente del sesso e del luogo di residenza sulla nostra bella sfera terrestre. Quale questo è male trascurato, invisibile, sornione e così potente che ci vola venti anni della nostra vita in un quarto di seconda e ci rende ostaggio di un destino che noi non appartiene? In questo carcere, il mio sguardo esaurito da tante sofferenze si evade giorno per giorno attraverso le sbarre acute per contemplare lo scopo che mi sono fissato di raggiungere la stella inaccessibile: la mia libertà.
Soffrendo per fibromialgia da un decennio, desidero fare condividere la mia esperienza attraverso il mio libro e portare alcuni consigli per rammollire la sua vita al quotidiano. Ho trovato la soluzione per guadagnare venti anni e recuperare una buona salute, la mia vitalità e la mia gioventù. Questo libro è destinato alle persone raggiunte di fibromialgia, alla loro famiglia ed amici, i loro sostegni, ad ogni persona interessata con questa malattia.