Con Fuori procedura Michele Malanca ha compiuto un esperimento quasi temerario: far uscire la Pubblica Amministrazione dalle polverose e misteriose ombre in cui è avvolta per renderla protagonista di un romanzo e rivalutarne - per via letteraria, se così si può dire - ruolo e funzioni.
L’esperimento è talmente riuscito che Fuori procedura è diventato addirittura un “caso letterario”, scatenando reazioni e commenti da parte di molte persone: non addetti ai lavori ma gente comune, che con la Pubblica Amministrazione s’incontra (e si scontra) tutti i giorni e che, dunque, ha tratto dalla lettura del romanzo nuovi spunti di riflessione. Le opinioni espresse da tutte queste persone ci sono sembrate così originali e interessanti da meritare di essere raccolte e pubblicate - in una sorta di “commentario” - sotto il titolo simbolico La voce dei lettori.
Ne è uscito un immaginario collettivo del tutto inedito sulla Pubblica Amministrazione che, al di fuori del contesto letterario, potrebbe aiutare i politici a riformare e migliorare le cose più di quanto possa fare qualche ponderoso studio di settore affidato ai “soliti” esperti.
L’esperimento è talmente riuscito che Fuori procedura è diventato addirittura un “caso letterario”, scatenando reazioni e commenti da parte di molte persone: non addetti ai lavori ma gente comune, che con la Pubblica Amministrazione s’incontra (e si scontra) tutti i giorni e che, dunque, ha tratto dalla lettura del romanzo nuovi spunti di riflessione. Le opinioni espresse da tutte queste persone ci sono sembrate così originali e interessanti da meritare di essere raccolte e pubblicate - in una sorta di “commentario” - sotto il titolo simbolico La voce dei lettori.
Ne è uscito un immaginario collettivo del tutto inedito sulla Pubblica Amministrazione che, al di fuori del contesto letterario, potrebbe aiutare i politici a riformare e migliorare le cose più di quanto possa fare qualche ponderoso studio di settore affidato ai “soliti” esperti.