Accanto alla sbornia di serie e format sempre più elaborati, negli ultimi anni si è andata affermando una tv che ha per protagonisti gli sconosciuti – Ginnaste e Calciatori, nani e giganti, sportivi e ballerini, malati e guardie doganali, viaggiatori e imprenditori, obesi e hoarder –, le cui storie sono raccontate avendo come modello le narrazioni seriali molto più che il documentario. In questa televisione si compie l’atto finale della progressiva trasparenza della gente comune. Non c’è davvero più nulla che non possa venire rappresentato: al contrario, andare alle origini del privato – di qualsiasi privato, anche di quelli più oscuri e apparentemente minori – è la condizione essenziale per partecipare a questa tv. Il prezzo da pagare per potersi dire “onesti”, “autentici” e “veri”. Più dei telefilm, questa televisione rappresenta il nuovo: ciò che c’è sempre stato, ma che qui e ora incarna lo spirito del tempo.
Gente dovunque. Link. Idee per la televisione N. 19 (Italian Edition)
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