Mio babbo oramai era tutto assorto nel suo lavoro di agricoltore. Le sue speranze erano senza limite e la sua felicità era raggiante: il patrimonio di famiglia sarebbe stato rifatto su le basi della sua attività e della sua industria.
I poderi vennero presi in affitto chè di nostri ne rimanevano ben pochi; le macchine arrivarono: trebbiatrici, aratri, sgranatrici, pigiatrici, ecc., ecc.; e poi grandi vagoni di guano e di concimi chimici vennero portati su fra le meraviglie, le dicerie, le invidie, le maldicenze, le crollate di testa dei villani, che ognuno voleva dire la sua.
All'antica compagnia degli imbroglioni politici, subentrò una compagnia nuova, meno numerosa, ma non meno dissanguatrice di agenti, commissionari, sensali e simile genìa.
Per quegli anni io ricordo mio babbo, anche nei giorni più affocati di luglio, su e giù per i campi, a sorvegliare, a dare ordini, a dirigere i lavori. Lo ricordo in mezzo a tutti quei villani con la sua faccia abbronzata, sotto un gran cappello di panama, una giacca di frustagno, le grosse scarpe di cuoio grezzo, e la barba rossiccia con qualche filo d'argento, accuratamente quadrata che cadeva su lo sparato di batista fragrante.
Morì tragicamente: una pugnalata terribile nel cuore che lo lasciò freddo, stecchito.
Ecco come: la festa di mezzo agosto, verso sera, su la piazza, fra un grande tumulto di villani avvinazzati, un certo tale noto e temuto per sanguinaria violenza, aveva trovato a dire con un giovane; e la madre e la ragazza di costui atterrite urlavano aiuto, per la madonna, che lo ammazzavano il figliuolo; e tutti facevano largo, e guardavano senza muoversi. Passa mio babbo, e le donne e tutti a gridare: «Signor conte, signor conte, che lo faccia star buono lei!» E [20]mio babbo si avvicinò solo, solo, sorridendo, con la mano levata per placare quel furibondo, quando una terribile coltellata nel cuore lo lasciò morto. Hanno avuto il coraggio di portarcelo a casa così! Dicevano che non era niente, che era svenuto, perchè aveva il suo sorriso e la sua indimenticabile sigaretta stretta ancora fra le labbra.
Gli ingenui (Italian Edition), La cagna near,Nora,Da Novi a Pavia,Per un ribelle
I poderi vennero presi in affitto chè di nostri ne rimanevano ben pochi; le macchine arrivarono: trebbiatrici, aratri, sgranatrici, pigiatrici, ecc., ecc.; e poi grandi vagoni di guano e di concimi chimici vennero portati su fra le meraviglie, le dicerie, le invidie, le maldicenze, le crollate di testa dei villani, che ognuno voleva dire la sua.
All'antica compagnia degli imbroglioni politici, subentrò una compagnia nuova, meno numerosa, ma non meno dissanguatrice di agenti, commissionari, sensali e simile genìa.
Per quegli anni io ricordo mio babbo, anche nei giorni più affocati di luglio, su e giù per i campi, a sorvegliare, a dare ordini, a dirigere i lavori. Lo ricordo in mezzo a tutti quei villani con la sua faccia abbronzata, sotto un gran cappello di panama, una giacca di frustagno, le grosse scarpe di cuoio grezzo, e la barba rossiccia con qualche filo d'argento, accuratamente quadrata che cadeva su lo sparato di batista fragrante.
Morì tragicamente: una pugnalata terribile nel cuore che lo lasciò freddo, stecchito.
Ecco come: la festa di mezzo agosto, verso sera, su la piazza, fra un grande tumulto di villani avvinazzati, un certo tale noto e temuto per sanguinaria violenza, aveva trovato a dire con un giovane; e la madre e la ragazza di costui atterrite urlavano aiuto, per la madonna, che lo ammazzavano il figliuolo; e tutti facevano largo, e guardavano senza muoversi. Passa mio babbo, e le donne e tutti a gridare: «Signor conte, signor conte, che lo faccia star buono lei!» E [20]mio babbo si avvicinò solo, solo, sorridendo, con la mano levata per placare quel furibondo, quando una terribile coltellata nel cuore lo lasciò morto. Hanno avuto il coraggio di portarcelo a casa così! Dicevano che non era niente, che era svenuto, perchè aveva il suo sorriso e la sua indimenticabile sigaretta stretta ancora fra le labbra.
Gli ingenui (Italian Edition), La cagna near,Nora,Da Novi a Pavia,Per un ribelle