“UN BRIGANTE MADE IN ITALY” è una poesia in rima di Alberto Diamanti illustrata da Debora Persico, che racconta le gesta di Federigo Bobini, un brigante realmente vissuto nell’Arezzo del 1800.
La narrazione, evidenzia il carattere estremamente ribelle del protagonista che, seppur fuorilegge, si fa benvolere dal popolo, che non esita ad aiutare quando è vittima di soprusi.
Questa caratteristica, unita al suo fascino di “brigante imprendibile” ed amato dalle donne, lo fa diventare, agli occhi della gente del suo tempo, una sorta di ‘eroe popolare’.
La sua morte, in etá ancora giovane, in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine, arriva in un momento della sua vita in cui inizia a capire la vera differenza tra il bene e il male.
Il brigante rubacuori, viene fermato solo dalla morte, e cosî la sua storia diventa una “leggenda popolare”, di cui oggi, rimane una bellissima torre nella campagna di Arezzo, che usava come nascondiglio per sfuggire al destino che era lí, paziente, ad aspettarlo.
La narrazione, evidenzia il carattere estremamente ribelle del protagonista che, seppur fuorilegge, si fa benvolere dal popolo, che non esita ad aiutare quando è vittima di soprusi.
Questa caratteristica, unita al suo fascino di “brigante imprendibile” ed amato dalle donne, lo fa diventare, agli occhi della gente del suo tempo, una sorta di ‘eroe popolare’.
La sua morte, in etá ancora giovane, in un conflitto a fuoco con le forze dell’ordine, arriva in un momento della sua vita in cui inizia a capire la vera differenza tra il bene e il male.
Il brigante rubacuori, viene fermato solo dalla morte, e cosî la sua storia diventa una “leggenda popolare”, di cui oggi, rimane una bellissima torre nella campagna di Arezzo, che usava come nascondiglio per sfuggire al destino che era lí, paziente, ad aspettarlo.