Marco, trentenne bolognese, è il perfetto simbolo del precariato globale, lavorativo e sentimentale: smarrito tra mille problemi, mollato dalla sua ragazza, si ritrova sull'orlo della depressione senza ricevere nessun aiuto concreto da parte del suo fidato (quanto indolente) gruppo di amici, che staziona in modalità permanente in un bar fuori moda, di proprietà di un siciliano permaloso e dai modi pittoreschi; né tantomeno sua madre Agnese è disposta realmente a dargli una mano, limitandosi a ricordargli ogni giorno l'assoluta inadeguatezza della sua persona. L'unico spiraglio di luce arriva dalla sua migliore amica, Carlotta: sarà proprio lei a presentargli la conturbante Nicole e a introdurlo in un curioso social game in voga. Questi due eventi porteranno un gran sconquasso nella vita di Marco, il quale imparerà a sue spese che non sempre tutto è come sembra... Un intreccio fluido che si avvale di un'irresistibile ironia, una piccola perla di pop bolognese.
Ho visto il retro della luna: Romanzo epidermico-sentimentale
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