Questo libro è stato concepito con il desiderio di stimolare il ragionamento su un argomento di cui si dibatte molto: i “cani pericolosi”.
Facendo un percorso inverso dall’usuale, non si forniscono punti di vista ma informazioni affinché il lettore possa formare e consolidare il “suo” punto di vista. Senza fornire prescrizioni assolute e trarre conclusioni definitive sui comportamenti individuali, si trattano gli interessi degli esseri umani e dei cani, si descrivono le basi genetiche e il comportamento del “miglior amico dell’uomo” e si valutano le ragioni dell’attaccamento reciproco.
Conclude una panoramica sulla legislazione nazionale e internazionale circa la gestione dei cani, morsicatori e non.
D’altra parte, invece, per quanto riguarda i comportamenti dell’intera società umana verso i cani, si è cercato di fornire indicazioni di tipo bioetico per una più razionale e
rispettosa “convivenza” anche nell’espressione di questa, che si esplica attraverso le leggi.
Facendo un percorso inverso dall’usuale, non si forniscono punti di vista ma informazioni affinché il lettore possa formare e consolidare il “suo” punto di vista. Senza fornire prescrizioni assolute e trarre conclusioni definitive sui comportamenti individuali, si trattano gli interessi degli esseri umani e dei cani, si descrivono le basi genetiche e il comportamento del “miglior amico dell’uomo” e si valutano le ragioni dell’attaccamento reciproco.
Conclude una panoramica sulla legislazione nazionale e internazionale circa la gestione dei cani, morsicatori e non.
D’altra parte, invece, per quanto riguarda i comportamenti dell’intera società umana verso i cani, si è cercato di fornire indicazioni di tipo bioetico per una più razionale e
rispettosa “convivenza” anche nell’espressione di questa, che si esplica attraverso le leggi.