La protagonista di questo romanzo, Elisabetta Morelli, in seguito alla morte di sua madre inizia un percorso a ritroso, introspettivo, alla ricerca delle radici della sua famiglia, di ciò che “prima di lei” ha condizionato la sua vita, il suo amore per la l ibertà, scuotendola dalle certezze sulle quali è seduta. Sul comodino della madre, infatti, rinviene una piccola scatola di latta piena di lettere, conservate gelosamente nel corso dei decenni, righe intime e profonde che toccano con mano la guerra e la povertà, che svelano valori sopravvissuti a ogni dramma e lasciano il segno nel cuore di Elisabetta. Attraverso la lettura scoprirà lati sconosciuti della donna e ripercorrerà tutte le distanze che spesso le hanno divise, trovando analogie emozionali e risvegliando in sé il desiderio di un amore vero fin troppo negato, quello per Mod e per la sua Africa. Una storia in grado di coinvolgere ed emozionare, in cui la donna, di ieri e di oggi, con tutte le sue fragilità e contraddizioni, diventa protagonista indiscussa.
I pettirossi non smettono mai di cantare (Collana Sentieri – Narrativa mainstream)
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