Il tema di questo lavoro è il colpo di stato attuato dalla magistratura dal 17 febbraio del 1992, data di inizio di “Mani pulite” con l’arresto dell’ing. Mario Chiesa, al 29 ottobre del 1993, data della legge costituzionale n. 3, con la quale veniva abolita l’autorizzazione a procedere nelle indagini sui parlamentari.
Nel corso dello svolgimento dell’incarico professionale conferitomi dal presidente Bettino Craxi di esaminare l’operazione Mani pulite per verificare se, con la stessa, il Pool della Procura della repubblica di Milano avesse commesso il reato di attentato agli organi costituzionali di cui all’art. 289 cp, la mia intuizione iniziale che il Pool avesse commesso un vero e proprio colpo di stato, di cui all’art. 287 cp, si è gradualmente consolidata in convinzione motivata.
Quindi ho espresso questa convinzione, man mano che maturava, ma sempre a proposito di singole circostanze che la avvaloravano per qualche singolo aspetto e, quindi, in modo occasionale, disorganico, parziale . Mai in modo organico e completo, come mi sono proposto di fare con questo lavoro che, perciò, sotto il profilo del contenuto, non è altro che la sintesi ordinata di numerosi articoli pubblicati negli anni, con l’aggiunta di alcune circostanze emerse successivamente e di alcune argomentazioni suggerite dalla visione complessiva.
Ma senza rinunciare ad un riferimento agli articoli più funzionali al discorso che, per chi volesse approfondire questo o quell’argomento, sono rinvenibili ( oltre che negli archivi dei rispettivi giornali ) anche nella seconda parte, dove sono elencati e riprodotti cronologicamente, se non già precedentemente compresi nella raccolta “Sotto il regime del Pool”
Nel corso dello svolgimento dell’incarico professionale conferitomi dal presidente Bettino Craxi di esaminare l’operazione Mani pulite per verificare se, con la stessa, il Pool della Procura della repubblica di Milano avesse commesso il reato di attentato agli organi costituzionali di cui all’art. 289 cp, la mia intuizione iniziale che il Pool avesse commesso un vero e proprio colpo di stato, di cui all’art. 287 cp, si è gradualmente consolidata in convinzione motivata.
Quindi ho espresso questa convinzione, man mano che maturava, ma sempre a proposito di singole circostanze che la avvaloravano per qualche singolo aspetto e, quindi, in modo occasionale, disorganico, parziale . Mai in modo organico e completo, come mi sono proposto di fare con questo lavoro che, perciò, sotto il profilo del contenuto, non è altro che la sintesi ordinata di numerosi articoli pubblicati negli anni, con l’aggiunta di alcune circostanze emerse successivamente e di alcune argomentazioni suggerite dalla visione complessiva.
Ma senza rinunciare ad un riferimento agli articoli più funzionali al discorso che, per chi volesse approfondire questo o quell’argomento, sono rinvenibili ( oltre che negli archivi dei rispettivi giornali ) anche nella seconda parte, dove sono elencati e riprodotti cronologicamente, se non già precedentemente compresi nella raccolta “Sotto il regime del Pool”
