“L’orologio segnava le undici e si sentì un giro di chiave. Paola sapeva che quello sarebbe stato un nuovo inizio. Ma il suo cuore le gridava che era la fine. Era la fine quando la siringa smorzò l’urlo del suo uomo sedato. Era la fine quando sentì che lo trascinavano nell’ascensore. Era la fine quando i tre furono risucchiati dal vortice delle sue lacrime. Eppure era l’inizio.”
Il commissario Leggio – La villa del male parte con una richiesta d'aiuto contenuta in una bottiglia. Leggio, affiancato dall'ispettore Soriani, è giocoforza costretto a confrontarsi con un caso che, in breve, si rivela più complesso del previsto. Un'intera comunità pare essere coinvolta nel triste business legato alla cura degli anziani e dei malati psichici, trattati in maniera disumana. La trama de La villa del male, pur se di fantasia, trae ispirazione da un brutto episodio di cronaca, avvenuto in Molise nel 2014. A Montaquila, in provincia di Isernia, i NAS infatti scoprirono una clinica dove i pazienti erano sottoposti a un trattamento a dir poco deprecabile. Ci sembra, quindi, giusto chiudere questa breve nota introduttiva facendo parlare lo stesso autore: “Ho scritto questo romanzo anche spinto dall’orrore e nella speranza che fatti del genere non accadano più in Italia. Sia gli anziani che i malati psichici hanno diritto ad essere rispettati e curati. Ognuno di noi è o diverrà un anziano. Ognuno di noi può essere soggetto a un disturbo psichico, permanente o temporaneo. Ognuno di noi ha diritto ad essere trattato in modo dignitoso nei suoi anni difficili e per tutta la vita”.
Samuel Intiso nasce a Torino nel 1978. Dopo aver studiato ingegneria a Pisa, si trasferisce in Svezia dove vive dal 2002 con sua moglie e i loro due bambini. Conosce quattro lingue e, fin da piccolo, coltiva la passione per la lettura. Scrive racconti, di cui alcuni già pubblicati. In particolare arricchisce continuamente la sua raccolta di scritti gialli con protagonista il commissario Leggio, impegnandosi per renderne avvincenti le trame e credibili i protagonisti. Con Infilaindiana Edizioni ha già pubblicato l'ebook Tre casi per il commissario Leggio.
Il commissario Leggio – La villa del male parte con una richiesta d'aiuto contenuta in una bottiglia. Leggio, affiancato dall'ispettore Soriani, è giocoforza costretto a confrontarsi con un caso che, in breve, si rivela più complesso del previsto. Un'intera comunità pare essere coinvolta nel triste business legato alla cura degli anziani e dei malati psichici, trattati in maniera disumana. La trama de La villa del male, pur se di fantasia, trae ispirazione da un brutto episodio di cronaca, avvenuto in Molise nel 2014. A Montaquila, in provincia di Isernia, i NAS infatti scoprirono una clinica dove i pazienti erano sottoposti a un trattamento a dir poco deprecabile. Ci sembra, quindi, giusto chiudere questa breve nota introduttiva facendo parlare lo stesso autore: “Ho scritto questo romanzo anche spinto dall’orrore e nella speranza che fatti del genere non accadano più in Italia. Sia gli anziani che i malati psichici hanno diritto ad essere rispettati e curati. Ognuno di noi è o diverrà un anziano. Ognuno di noi può essere soggetto a un disturbo psichico, permanente o temporaneo. Ognuno di noi ha diritto ad essere trattato in modo dignitoso nei suoi anni difficili e per tutta la vita”.
Samuel Intiso nasce a Torino nel 1978. Dopo aver studiato ingegneria a Pisa, si trasferisce in Svezia dove vive dal 2002 con sua moglie e i loro due bambini. Conosce quattro lingue e, fin da piccolo, coltiva la passione per la lettura. Scrive racconti, di cui alcuni già pubblicati. In particolare arricchisce continuamente la sua raccolta di scritti gialli con protagonista il commissario Leggio, impegnandosi per renderne avvincenti le trame e credibili i protagonisti. Con Infilaindiana Edizioni ha già pubblicato l'ebook Tre casi per il commissario Leggio.