«Il Figlio della Cometa» è il primo libro che affronta, in termini fantasy, il grande affresco del poema sanscrito Mahabharata, l’epopea eroica della nobile famiglia arya dei Bharata, dopo che la stirpe vedica ha conquistato la galassia, dal pianeta originale Mivar. Una famiglia in cui i capostipiti, tutti di alta aristocrazia guerriera, si contendono il trono imperiale, attraverso grandi passioni, intrighi, odi ed amori, in un susseguirsi di immani conflitti e torbidi intrecci, ma anche grandi e appassionanti vicende, che porteranno ad un conflitto mortale i due rami della dinastia.
Assistiamo, così, alla caduta del grande imperatore Kuru, tradito ed ucciso dalla casta dei brahmani, assetata di potere, e allo sterminio dei suoi alleati e alla distruzione della sua flotta; padre sfortunato di un primogenito nato cieco, Dhritarasthra, e di un altro figlio, destinato a succedergli, Pandu, grande guerriero e legislatore; presto imbrigliato, però, lui e i suoi cinque figli Pandava, nelle trame del loro cugino Duryodhana, nato da un amplesso losco ed innaturale, che gode della protezione della dea Kali e dei suoi spiriti Asura.
L’epopea è coronata da figure di grande spessore, dai fidi ebnoi, razza indigena dalla pelle verde, Jaya e Vidura, al bieco Grande Sacerdote Ganapathi, dal Primo Consigliere Bhishma, alla maga Madri, madre naturale dei Pandava, fino alla regina Kunti, sposa di Pandu, e destinata a crescere e proteggere la discendenza del grande imperatore.
Grandi battaglie stellari, perdoni e tradimenti si susseguono attraverso una galassia popolata di razze aliene, anche civili, che di volta in volta, parteggiano per gli uni e gli altri, mentre sul pianeta madre si svolge la drammatica vicenda che, dalla nascita del “principe nero”, vedrà gli arya indebolirsi sempre più, in una lotta disperata per contrastare le forze del male sempre in agguato.
Riccardo Scagnoli, scrittore e giornalista free lance, ha dedicato la sua vita alla letteratura fantastica, pubblicando, oltre che con Simonelli Editore, con la Nord, Fanucci, Tabula Fati, Eracle e MW. È anche conosciuto come saggista di tematiche storiche e sociali. Ha impiegato tre anni per la stesura della rivisitazione del «Mahabharata» in chiave fantasy, convinto che sia la strada giusta per importare la grande cultura vedica presso il grande pubblico di appassionati di questo genere letterario.
Assistiamo, così, alla caduta del grande imperatore Kuru, tradito ed ucciso dalla casta dei brahmani, assetata di potere, e allo sterminio dei suoi alleati e alla distruzione della sua flotta; padre sfortunato di un primogenito nato cieco, Dhritarasthra, e di un altro figlio, destinato a succedergli, Pandu, grande guerriero e legislatore; presto imbrigliato, però, lui e i suoi cinque figli Pandava, nelle trame del loro cugino Duryodhana, nato da un amplesso losco ed innaturale, che gode della protezione della dea Kali e dei suoi spiriti Asura.
L’epopea è coronata da figure di grande spessore, dai fidi ebnoi, razza indigena dalla pelle verde, Jaya e Vidura, al bieco Grande Sacerdote Ganapathi, dal Primo Consigliere Bhishma, alla maga Madri, madre naturale dei Pandava, fino alla regina Kunti, sposa di Pandu, e destinata a crescere e proteggere la discendenza del grande imperatore.
Grandi battaglie stellari, perdoni e tradimenti si susseguono attraverso una galassia popolata di razze aliene, anche civili, che di volta in volta, parteggiano per gli uni e gli altri, mentre sul pianeta madre si svolge la drammatica vicenda che, dalla nascita del “principe nero”, vedrà gli arya indebolirsi sempre più, in una lotta disperata per contrastare le forze del male sempre in agguato.
Riccardo Scagnoli, scrittore e giornalista free lance, ha dedicato la sua vita alla letteratura fantastica, pubblicando, oltre che con Simonelli Editore, con la Nord, Fanucci, Tabula Fati, Eracle e MW. È anche conosciuto come saggista di tematiche storiche e sociali. Ha impiegato tre anni per la stesura della rivisitazione del «Mahabharata» in chiave fantasy, convinto che sia la strada giusta per importare la grande cultura vedica presso il grande pubblico di appassionati di questo genere letterario.