Collana
Una barca a vela
Vol. 2°
«Il navigatore di porto», pur essendo un diario a sé stante, è il naturale proseguimento del precedente «Mi son fatto costruire una barca perché... già... Perché?!»
Il protagonista, vivendo quasi costantemente in porto, tranne durante alcune brevi crociere in Mediterraneo, si trova alle prese con gli effetti, morali e materiali, della situazione in cui si è venuto a trovare dopo la costruzione di quella barca che, nelle originarie intenzioni, sarebbe dovuta essere l’ultima sua dimora.
«Il navigatore di porto» è un diario nel quale il protagonista si confessa, raccontando i propri “peccati” come fossero quelli di un altro, alla ricerca non tanto di un’assoluzione, quanto della comprensione di ciò che l’ha spinto a commetterli.
Una barca a vela
Vol. 2°
«Il navigatore di porto», pur essendo un diario a sé stante, è il naturale proseguimento del precedente «Mi son fatto costruire una barca perché... già... Perché?!»
Il protagonista, vivendo quasi costantemente in porto, tranne durante alcune brevi crociere in Mediterraneo, si trova alle prese con gli effetti, morali e materiali, della situazione in cui si è venuto a trovare dopo la costruzione di quella barca che, nelle originarie intenzioni, sarebbe dovuta essere l’ultima sua dimora.
«Il navigatore di porto» è un diario nel quale il protagonista si confessa, raccontando i propri “peccati” come fossero quelli di un altro, alla ricerca non tanto di un’assoluzione, quanto della comprensione di ciò che l’ha spinto a commetterli.