Tra tutti gli episodi trattati nella Bibbia, quello della cacciata dell'uomo dal giardino dell'Eden a causa della tentazione di Satana è forse il più celebre e suggestivo. È questo il tema centrale del poema epico di John Milton, capolavoro della sua produzione e punto di spicco della letteratura britannica del Seicento. Pubblicato nel 1667, era suddiviso inizialmente in dieci libri e, sebbene trattando l'allontanamento dal Giardino dell'Eden di Adamo ed Eva, il personaggio principale è Satana, l'angelo caduto che osa sfidare con orgoglio e disprezzo Dio per portare guerra al paradiso. La sua sconfitta, con successiva caduta sulla terra, è raccontata in queste pagine attraverso un percorso che diviene storicamente ambizioso e innovativo: coniugare la tradizione pagana e quella cristiana. E in effetti il celebre episodio biblico è solo lo spunto per trattare numerose questioni teologiche, dal fato alla predestinazione alla trinità. Uno dei lavori più imponenti e celebrati del Diciassettesimo Secolo, una lettura consigliata a tutti gli amanti della filosofia e della teologia in chiave epica e sociale. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.
Il paradiso perduto (Emozioni senza tempo)
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